Okafor si presenta: “Milan, un sogno che si avvera. Finalmente giocherò con Leao”

Il nuovo acquisto vuole mettersi subito in mostra

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Intervistato a Milan TV, il nuovo acquisto Noah Okafor ha parlato del suo arrivo in rossonero:  “È un sogno che si avvera, sono felice: sono in club ricco di storia. Non vedo l’ora di incontrare i tifosi a San Siro.”

Okafor: “Ammiravo Kakà e Ronaldinho”

Il suo rapporto con il Milan: “Ho giocato contro il Milan in Champions, lì è nato l’interesse. Poi un paio di settimane fa ho ricevuto la notizia, ero contento perché volevo solo il Milan. Ora la trattativa è conclusa, quindi è il momento di spingere! Ammiravo Kakà e Ronaldinho, cerco di imparare da leggende così per arrivare al loro livello o anche meglio”.

Su San Siro: “All’andata in Champions ho segnato, al ritorno sono rimasto impressionato da San Siro: i tifosi hanno sostenuto la squadra per 90 minuti, è stato incredibile. Il Milan aveva tanti giovani, ha provato a giocare a calcio. Io sono qui per dare il massimo e aiutare la squadra. Non vedo l’ora di iniziare”.

Il rapporto con Leao: “Rafa lo conosco fuori dal campo: dopo le partite di Champions abbiamo iniziato a scriverci e a scambiarci le maglie. Mi parla del Milan come di un grande club, in cui ci sono giocatori forti, veloci, che dribblano. Finalmente lo vedrò anche dentro il campo e non solo fuori”.

Su quello che potrà dare al Milan: “Sono veloce e capace nell’uno contro uno. Sono duttile, posso giocare come prima punta o in un attacco a due, voglio sfruttare la mia velocità e arrivare presto alla conclusione. L’Italia è un passo avanti. Giocare i Mondiali è un sogno per ogni giovane, serve disciplina e voglio dimostrarla al Milan. Sono carico”.

Sui compagni e gli obiettivi: “Siamo una squadra forte, con obiettivi importanti. Domani andrò a Los Angeles e conoscerò i compagni: sono tutti simpatici, alla mano”.

Sulla sua personalità e le sue radici: “Sono estroverso, sempre sorridente. Sono grato alla mia famiglia, ho due fratelli più piccola e una sorella con cui passo molto tempo. Quando posso li chiamo e mi rilasso”.