Inter e Napoli si annullano nello scontro diretto e l’Atalanta non ne approfitta
Poteva essere una giornata decisiva sul fronte scudetto ed in parte lo è stata: il pareggio del Maradona infatti ci ha detto che il Napoli, nonostante la crisi strisciante che sta attraversando, con soli 4 punti racimolati nelle ultime 5 partite, è ancora in corsa per il titolo. Contro la formazione campione in carica, ed attuale capolista, anzi, gli azzurri avrebbero meritato di più in virtù di un secondo tempo davvero ben giocato e condotto all’assalto; d’altra parte anche l’Inter non si può certo dire che nelle ultime settimane abbia mostrato la parte migliore di sé e la tattica fin troppo rinunciataria evidenziata a Napoli, specie dopo il vantaggio bellissimo ma estemporaneo di Dimarco, lo ha sottolineato ancora una volta. Il calendario nella parte finale potrebbe favorire proprio i partenopei che hanno già affrontato alcune tra le avversarie più temibili e nelle ultime sette giornate non avranno alcun scontro diretto, senza contare che godranno della possibilità di maggior riposo rispetto ai meneghini impegnati ancora in Coppa Italia e naturalmente in Champions League (perlomeno si spera anche per questioni di ranking).
Pure l’Atalanta, che nel prossimo turno incrocerà la Juventus, avrebbe questo vantaggio ma gli orobici non sembrano aver perso il vizio di vivere alti e bassi proprio nei momenti decisivi della stagione; aver mancato la vittoria col Venezia potrebbe risultare determinante ai fini della sfida tricolore alla quale comunque restano ancora iscritti.
Motta vince ancora: può inserirsi nella lotta scudetto?
La classifica direbbe di sì. Ad 11 giornate dall’arrivo i bianconeri, che hanno sempre navigato in gruppo, senza scoprirsi e lanciarsi in fughe magari esaltanti ma anche faticose e logoranti, potrebbero risultare il vero terzo incomodo nella volata finale per il titolo. Gli uomini di Motta hanno perso una sola gara in campionato ed ora che le vittorie, in un modo o nell’altro, arrivano copiose, i tanti pareggi stagionali “rischiano” di essere rivisitati e trasformarsi in risorse invece che pesanti zavorre come parevano fino a poche settimane fa; così come l’eliminazione da entrambe le coppe, causa scatenante di una crisi ambientale strisciante, potrebbe alla fine risultare un altro punto a loro favore.
La Lazio affossa il Milan che ora rischia l’Europa; punti pesanti per Bologna, Roma e Fiorentina
La zona Europa si allarga alla Roma che supera il solito ottimo Como grazie a prodezze estemporanee ma figlie di una collettività ritrovata grazie alla sapiente e preziosa opera di Ranieri, generale abile e fortunato che avrebbe fatto la gioia di Napoleone. Continua a vincere anche il Bologna di Italiano, ormai del tutto “libero” dai fantasmi mottiani. L’ex tecnico della Fiorentina ha saputo ricostruire, grazie all’aiuto dell’ottimo direttore sportivo Sartori, una macchina quasi perfetta, che sciorina prestazioni e risukltati quasi senza soluzione di continuità. Meno costante, ma ancora pienamente in corsa, pure l’undici gigliato, in grado di toccare livelli di gioco pregevoli nelle giornate di grazia ma sul quale potrebbe pesare l’impegno europeo, visto che, avversari alla mano, una finale col Chelsea non è ipotesi da sottovalutare a cuor leggero…
Con un occhio anche al quarto posto, la Lazio centra senza dubbio il colpo di giornata allontanando forse definitivamente il Milan di un sempre più contestato e criticato Sergio Conceicao. Il risultato stretto, determinato dal rigore di Pedro al 98′, potrebbe ingannare chi si fosse perso la visione della partita che una formazione più cinica e concreta di quanto non sia mai stata quella di Baroni, incapace di vincere se non si esprime al massimo, avrebbe probabilmente chiuso già al termine della prima frazione di gioco.
Coda cristallizzata; soltanto l’Empoli da segni di vita
In zona pericolo giornata di calma, nel senso che tutte segnano il passo rimanendo nella medesima posizione in classifica. Soltanto l’Empoli, evidentemente rinfrancato dal passaggio di turno in Coppa Italia ai danni della Juventus, racimola un pareggio sul terreno del Genoa, assaporando a lungo anche il gusto della vittoria. Anche il Venezia, al secondo pari “pesante” consecutivo, conquista un punticino ma alla luce dei distacchi accumulati in precedenza al momento non sembrerebbe influire più di tanto.