Nella finale tutta oceanica dei mondiali di rugby l’ Australia non riesce a sovvertire i pronostici soccombendo dinanzi alla superpotenza Nuova Zelanda. Gli All Blacks si impongono con il punteggio di 34-17 riuscendo a stoppare il rientro dei Wallabies nel secondo tempo.
Nel primo parziale il piede di Carter, praticamente perfetto, ed una gran meta di Milner-Skudder scavano il gap (16-3). Al rientro l’ Australia ci prova mettendoci il cuore. Ma’a Nonu trova altri 5 punti per i neozelandesi, ma un placcaggio pericoloso di Smith lascia gli All Blacks in inferiorità numerica. Gli Australiani capitalizzano il vantaggio di unità trovando 2 mete in 10 minuti con Pocock e Kuridani, accorciando addirittura sino al 21-17. La Nuova Zelanda non va nel panico, anzi, è solida e spietata. Carter mette a segno un favoloso drop da 40 metri per ristabilire le distanze, trovando un ennesimo piazzato poco piu’ tardi. La meta finale di un incontenibile Barrett è la classica ciliegina sulla torta.
La Nuova Zelanda è cosi campione del mondo per la terza volta, la seconda consecutiva, per la prima volta fuori dall’ Oceania.
Da segnalare il terzo posto conquistato dal Sudafrica contro una sempre coriacea Argentina (24-13).