Alla luce della dodicesima giornata del campionato di Lega B, il Cagliari, dopo il 2 a 1 al Modena, si piazza al primo posto in classifica. La squadra di Massimo Rastelli inizia subito a fare la “voce grossa” con le rivali, ponendo le basi per una prima mini-fuga. Tra le sei squadre che invece, ad oggi, disputerebbero i play-off c’è una delle neopromosse dalla Lega Pro, il Novara. I piemontesi sono sesti e sabato hanno battuto in casa il Brescia che arrivava da otto risultati utili consecutivi. Gli azzurri si sono imposti con un categorico 4 a 0.
La rosa della squadra piemontese rispetto allo scorso campionato, per ovvie ragioni, si è rinforzata: nuovo portiere titolare; linea difensiva a quattro con…quattro nuovi interpreti; centrocampo tecnico e muscolare con gli innesti di Nicolas Viola, Francesco Signori e Federico Casarini ed in avanti sono arrivati due punteri stranieri, Roberto Rodriguez ed Andrej Galabinov.
Il capitano è “Charly Ludi”, 33 anni la prossima vigilia di Natale, in Piemonte dal 2006 e primo capitano del Novara in Serie A dopo cinquantacinque anni. Ludi però è alle prese con una serie di infortuni che gli hanno fatto giocare, in oltre un anno e mezzo, una sola partita. La fascia è saldamente sul braccio sinistro del giocatore più carismatico di questo Novara, Felice Evacuo, nato come Ludi nell’anno mundial.
Ed è proprio il numero 32 azzurro il leader di una squadra e di una tifoseria che ora stanno sognando in grande.
Arrivato la scorsa stagione dal Benevento (lui è nativo di Pompei), Evacuo sta disputando la sua seconda vera stagione in carriera nella seconda serie calcistica nazionale: a parte le parentesi con Florentia Viola (2002/2003) e Spezia (2011/12), il giocatore ha sempre militato in compagini del centro-sud e sempre in Serie C. Un percorso iniziato a 18 anni (2000/2001) tra le fila della Turris, in C2, per poi passare alla Lazio l’anno successivo, dove ha potuto giocare anche due partite in Serie A. Era la Lazio-vincitutto di Cragnotti che era stata in precedenza anche numero 1 nel ranking IFFHS. Florentia Viola, Viterbese, Avellino (due volte), Torres, Frosinone, quattro stagioni nel Benevento, con gli intermezzi di Spezia e Nocerina. e ora, da due anni, Novara, in una carriera che lo ha visto segnare in carriera duecento gol, vincendo tre campionati di Lega Pro, una Coppa Italia e due Supercoppe, oltre che la classifica marcatori quando militava negli “stregoni”. Dulcis in fundo, l’aggiunta della vittoria di due volte della classifica marcatori della Coppa Italia nazionale, di cui una a pari merito con un certo Samuel Eto’ (cinque reti, nel 2010/2011, con il Benevento).
Arrivato a Novarello nel luglio 2014. ha voluto ripartire da una squadra “affamata” come il Novara che un mese dopo avrebbe giocato definitivamente in Lega Pro, cercando spazio per la prima volta nel “profondo” Nord. Partito un po’ in sordina (forma fisica precaria e Novara che non ingranava), il puntero napoletano ha iniziato a segnare con regolarità e lo spogliatoio ed il mister hanno deciso di dargli quella fascia di capitano appartenuta a gente che a Novara ha fatto la storia della squadra cittadina (due su tutti, Silvio Piola, che con la maglia biancoblu’ ha segnato il suo ultimo gol in carriera, e Raffaele Rubino, l’unico calciatore capace di segnare con la maglia della stessa squadra in tutte le serie calcistiche italiane “pro”). E lui, complice il suo carisma e la sua esperienza, ha preso per mano la squadra portandola a vincere prima il campionato di Lega Pro e, due settimane dopo, la Supercoppa di Lega. E, come se non bastasse, per la nona volta, è andato in doppia cifra nella classifica marcatori a fine stagione.
In estate alcune voci di mercato (vere o presunte) davano Felice Evacuo lontano da Novara. Piazze importanti, anche se ancora di Lega Pro, avrebbero fatto carte false per averlo in rosa. Ed invece lui ha deciso di rimanere in Piemonte cercando di dare il suo contributo alla causa. Peccato che la serie B sia un campionato difficile, lungo, impegnativo, non scontato e dove servono contemporaneamente giocatori esperti e giovani ed il Novara ha tesserato, per l’occasione, il giovane bulgaro Galabinov per il ruolo di punta centrale, con l’idea di lasciare in panchina “nonno” Felice. Il numero 16 azzurro però ha accusato un momento di défaillance dopo le ottime amichevoli estive e le prime due reti in campionato ed il tecnico Marco Baroni ha deciso di puntare sul suo esperto attaccante che è diventato quello che è solcando i campi caldi e tosti della ex Serie C. Ed i risultati non sono mancati: capitano indiscusso, grinta, forza, ambizione di fare bene e la solita tenacia lo hanno portato a segnare i gol decisivi contro il Pescara ed il Brescia (doppietta) nella stessa settimana. Tre reti e sei punti in più in classifica per il Novara.
In questo periodo i ragazzi di Baroni stanno scalando la classifica e si stanno ponendo come una delle belle realtà del nostro calcio. Ed Evacuo, di partita in partita, sta dimostrando di essere davvero l’uomo giusto per una piazza come Novara: sacrificio, dedizione alla causa e una grande voglia di far bene unite a grinta e passione per il gioco del calcio. Ed il giocatore è l’idolo, insieme a Pablo Andres Gonzalez, della curva azzurra.
Evacuo a Novara sta attraversando un periodo di forma importante, condito dalla positività e dalla serenità con cui si gioca a calcio dalle parti della cupola di san Gaudenzio. A parte i numeri, “Felicione” è un uomo semplice ed umile, che gioca per vincere, che mette la faccia anche nelle situazioni più avverse ma che riesce al tempo stesso a stimolare e a dare la grinta giusta ai compagni e ai tifosi.
Nonostante il Novara sia una delle squadre più in forma, l’obiettivo per i piemontesi è la salvezza in cadetteria. E l’apporto di Evacuo sarà determinante già domenica prossima quando gli azzurri faranno visita alla Salernitana, in uno stadio molto ma molto caldo.
Evacuo “catechizzerà” i propri compagni sul come affrontare una partita delicata su un campo impegnativo. Lui di esperienza, in quegli stadi, ne ha da vendere eccome.
ph: Cerquilini/Komunicare