La finale più fredda di sempre
Siamo nel lontano 1967, è il 31 dicembre, Green Bay Packers e Dallas Cowboys stanno per giocare la finale della NFL, che allora era organizzata diversamente da oggi, la National Football League era separata dalla American Football League, lega meno importante con la quale avverrà la fusione nel 1970, creando la NFL che conosciamo oggi.
Il Superbowl già esisteva da un anno, ma era una sfida tra la vincente della NFL e quella della AFL, che generava meno interesse rispetto alla finale della National Football League, considerata da tutti la lega migliore, e guardando i risultati dei primi Superbowl non si può che concordare. Fin dalla mattina le temperature risultano essere molto rigide, intorno ai -26° centigradi, senza considerare il vento, che portò i gradi percepiti a -44°. Dave Robinson, linebacker di Green Bay, non riesce ad accendere la sua macchina, deve così chiedere un passaggio al primo che passa: gli capita un ragazzo che stava andando a prendere la sua ragazza, per convincerlo Robinson prova a offrirgli due biglietti per la partita, il ragazzo tentenna ma accetta e lo porta a Lambeau Field, non prima di essere passati a prendere la fidanzata però.
Lo stadio è pieno di spettatori, che si riparano dal freddo come meglio possono con guanti e coperte, meno fortunate sono le cheerleader che con la loro divisa non sono molto coperte, l’esibizione è senza musica, la banda dell’università del Wisconsin prova a soffiare nelle trombe ma non esce nulla, molti restano con le labbra appiccicate ai bocchini, sette di loro finiscono in ipotermia e in tribuna uno spettatore è addirittura morto.
Inizia la partita, i padroni di casa, abituati alle temperature del Wisconsin, partono forte con due lanci da touchdown del leggendario Bart Starr, 14-0. Poco alla volta entrano in partita i Cowboys, in particolare con la difesa che riporta un fumble in touchdown, e ne forza un altro che porta al field goal del 14-10.
La rimonta viene completata nel secondo tempo dall’attacco con una trick play, palla al running back Reeves che fa finta di correre e poi lancia a Rentzel che va in endzone, 50 yard e Cowboys in vantaggio 17-14. Mancano ancora 4:50 alla fine, Green Bay può ancora vincere. Starr dirige un drive con grande freddezza, con le temperature che nel mentre erano arrivate a -46°, secondo qualcuno addirittura -57°, con un paio di lanci i Packers arrivano a meno di una yard dalla endzone con 16 secondi rimasti sul cronometro, non avendo più timeout lanciare sembra l’unica soluzione logica, ma Starr e coach Vince Lombardi tentano la sorte chiamando una corsa centrale del quarterback.
Il centro Bowman e la guardia Kramer danno vita a quello che sarà ricordato come “The Block“, spostando il defensive tackle Pugh e aprendo la strada a Starr per il touchdown decisivo, 21-17 e agonia finita. “Abbiamo scommesso ed è andata bene” così ha commentato poi Vince Lombardi, molto più schietto invece Bart Starr “Avevamo finito le idee“, fortunatamente è bastata un’idea molto semplice per portarsi a casa il massimo risultato, in una delle partite più fredde di sempre, passata alla storia come Ice Bowl.