Ottava giornata pregna di polemiche arbitrali; sempre il VAR sotto accusa
Le “scorie” internazionali non fanno bene al nostro campionato che dopo la sosta torna meno brillante e sempre più carico di polemiche e veleni. Le grandi favorite di inizio stagione alla fine vincono tutte ma faticano tremendamente anche di fronte ad avversarie palesemente meno strutturate o rese parzialmente inefficaci dall’inferiorità numerica.
Napoli corsaro ad Empoli; Inter e Juventus successi pesanti
Il Napoli capolista continua la sua striscia positiva superando il coriaceo Empoli con grande difficoltà e soltanto grazie al più classico dei rigorini da calcio moderno; ottimo Caprile, degno sostituto dell’infortunato Meret. Lukaku invece, per una volta, si prende una domenica di riposo non incidendo affatto sulla partita.
L’Inter che aveva forse l’impegno più duro dovendo affrontare la Roma in trasferta, ha dato comunque un’immagine di solidità non rischiando quasi nulla e portandosi a casa i tre punti in una delle rare occasioni concesse dalla formazione giallorossa, salvata poi nel finale dal suo portiere Svilar che le ha evitato una sconfitta ben più pesante dei suoi stessi demeriti. In casa nerazzurra preoccupano un po’ gli infortuni in vista della gara di Champions (sia pure contro l’evanescente Young Boys), e di quella che nel prossimo turno la vedrà ricevere al Meazza la Juventus di Motta nel classico “derby d’Italia”.
Proprio i bianconeri sono stati protagonisti dell’altra vittoria “pesante” in quanto ottenuta contro una Lazio che veniva da una serie di quattro vittorie consecutive tra campionato e Coppa e perché al fischio d’inizio lamentavano diverse assenze tra i titolari, quali soprattutto quelle di Koopmeiners, Nico Gonzalez e McKenny. La gara, inizialmente equilibrata, è stata evidentemente sbilanciata a favore dei padroni di casa dall’espulsione (giusta) decretata dal Var per un fallo di Romagnoli su Kalulu che l’arbitro Sacchi aveva inizialmente lasciato correre; peccato però che lo stesso Var si sia poi distratto in occasione del colpo proibito di Douglas Luiz nei confronti di Patric che avrebbe meritato lo stesso trattamento, con la gara ancora inchiodata sullo 0-0. La decisiva autorete di Gila ha poi fatto pendere definitivamente l’incontro dalla parte della Juventus che non ha tuttavia fugato i dubbi sulle sue capacità realizzative non riuscendo in più di 70 minuti giocati in superiorità numerica a mettere alle corte una Lazio ordinata e combattiva.
Milan vincente per…un’unghia in fuorigioco!
Eclatante anche il caso di San Siro dove il Milan, penalizzato dall’espulsione forse un pochino affrettata di Reijnders, la sfanga grazie al più classico dei “fuorigioco d’unghia” che abbiamo imparato a conoscere dallo scorso anno con l’utilizzo del fuorigioco semiautomatico: l’applicazione della regola in questa maniera ci sembra davvero pleonastica se non addirittura dannosa…
Fiorentina e Atalanta risalgono nel gruppo Europa
Chi vince in modo netto e senza possibilità di replica è invece la Fiorentina che umilia il Lecce a domicilio mettendo seriamente a rischio la panchina di Gotti. Nell’occasione da registrare le doppiette di Cataldi e Colpani ma anche l’infortunio di Gudmundsson che potrebbe restare fuori almeno per un paio di settimane. Molto bene anche l’Atalanta che passa a Venezia senza troppi patemi e mette ancora una volta in mostra un Retegui da urlo, ora capocannoniere assoluto del torneo con 8 reti.
Cagliari e Genoa respirano
Nelle zone basse risale il Cagliari che finalmente Nicola pare aver registrato a puntino; ne fa le spese il Torino che senza Zapata ci sembra destinato a rientrare decisamente nei ranghi dopo la buona ed illusoria partenza. Punto carico di speranza quello racimolato in rimonta dal Genoa, decimato dagli infortuni, che recupera due reti al Bologna (ancora in difficoltà), grazie all’improvviso risveglio di Pinamonti che salva, almeno per ora, la panca di un Gilardino ingiustamente messo in discussione vista la campagna di mercato estiva condotta dalla sua società.