Il punto GG – La Juventus vince il derby d’Italia, la Lazio quello di Roma

La Lazio vince anche il derby di ritorno; la Juventus supera l'Inter e si ripropone in zona Champions

L’ESULTANZA DI ALESSIO ROMAGNOLI E ELSEID HYSAJ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Turno importante in zona Champions con Lazio e Juventus protagoniste ai danni di Inter e Roma, tra polemiche, risse e colpi di…mano. Malissimo il Milan mentre recupera fiducia l’Atalanta del “Gasp”.

Juventus che rimonta! La Lazio vince due derby su due

Nonostante i 15 punti di penalizzazione la Juventus si avvicina pericolosamente (per le rivali) alla zona Champions, grazie al successo di misura sull’Inter in quello che da sempre viene definito il “derby d’Italia”. La formazione di Allegri anche stavolta non incanta ma continua ad inanellare, uno dopo l’altro, risultati di tutto rispetto incarnando appieno lo spirito del proprio allenatore che nonostante le innumerevoli difficoltà di carattere tecnico, fisico e giudiziario (sportivo e non), ha pensato più ad arrotolarsi le maniche e lavorare sodo sul campo che a lamentarsi in pubblico della situazione. L’esplosione a livello prestazionale di Rabiot, la crescita di Kostic e la ritrovata impermeabilità difensiva sono ascrivibili al “manico” bianconero, mai troppo amato ma sempre sul pezzo. Dall’altra parte Inzaghi si autoconsola con il rendimento nelle coppe ma in due stagioni sulla panca nerazzurra il suo fallimento a livello di campionato è sotto gli occhi di tutti… Nella fattispecie le polemiche non si placheranno facilmente per il presunto tocco di mani di Rabiot (o Vlahovic) in occasione della rete decisiva, ma anche qualora l’arbitro ed il Var (inspiegabilmente) avessero sbagliato, non sarebbe comunque un alibi sufficiente ne per la sconfitta di ieri ne tantomeno per i 21, dico 21, punti di distacco dal Napoli!

A Roma si è respirata per lunghi tratti vera aria di derby con giocatori rabbiosi e scalcianti a volte oltre i limiti consentiti dal regolamento e dal buon senso. Alla fine lo ha vinto con merito l’unica squadra in campo che ha provato a farlo, nonostante qualche assenza pesante (Immobile e Vecino) e qualche giocatore non al meglio (Provedel) per disturbi gastro intestinali e febbre. La Roma, con Mourinho costretto a rinunciare parzialmente a Matic, ha pagato non solo l’evidente follia di Ibanez, che quando gioca contro la Lazio perde la trebisonda, ma anche e soprattutto una tattica esageratamente rinunciataria, evidente sin dai primi minuti di gioco. Polemizzare sempre e comunque, poi, non aiuta ne l’ambiente ne la squadra che dovrebbe invece concentrarsi sui propri errori e sulle proprie innegabili qualità individuali.

Milan che crollo! L’Atalanta risale mentre in coda la Samp è ancora viva

La formazione di Pioli sembra aver smarrito se stessa; Ibrahimovic non può essere la panacea di tutti i mali che affliggono l’attacco rossonero e anche in difesa alcuni elementi che nella scorsa stagione sembravano insuperabili, paiono da settimane le loro ombre. Aver creduto che la vittoria dello scudetto fosse il riconoscimento di una superiorità effettiva è l’errore più grande commesso dalla dirigenza, sedutasi sugli allori. La scommessa De Keteleare, finora persa inesorabilmente, ne è la testimonianza più evidente. L’Atalanta tiene ancora a distanza la Juve superando l’Empoli in una gara per niente semplice, mentre in coda la Sampdoria battendo nello scontro diretto il Verona grazie all’exploit di Gabbiadini, tiene viva la speranza di lottare fino in fondo per restare aggrappata alla serie A.