Gli Utah Jazz, in estate, hanno rivoluzionato la rosa. La franchigia di Salt Lake City ha perso in estate il suo uomo migliore, Gordon Hayward. La dirigenza decise di puntare su Rubio che ha ripagato l’ambiente con una stagione magnifica prima di infortunarsi. Il colpo di Utah è arrivato dal draft: Donovan Mitchell, chiamato alla tredicesima scelta, è stato uno dei miglior rookie dell’anno (a pari merito con Simmons). Ma la vera forza della squadra arriva da coach Quin Snyder: il cinquantenne ha regalato un’anima al suo team, una difesa super e un gioco ben orchestrato. L’ultima meraviglia dei Jazz è arrivata sul campo degli Houston Rockets, favoriti per la vittoria finale insieme ai Golden State Warriors.
GARA 2, HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 108-116
Gli Utah Jazz, dopo aver eliminato gli Oklahoma City Thunder dei big three, sognano di raggiungere le finali della Western Conference. I ragazzi di Snyder stanno disputando un’ottima serie contro gli Houston Rockets. Dopo aver perso gara 1, i mormoni vincono in texas e riportano la serie in parità. Protagonista indiscusso della sfida del Toyota Center è stato Mitchell: il rookie ha segnato solo 17 punti con (6/21 dal campo) facendo registrare la sua prima partita ai playoff con meno di 20 punti ma ha smazzato 11 assist decisivi. Utah è stata in vantaggio per gran parte del match ma ha subito il pareggio nel terzo periodo. Negli ultimi dodici minuti, però, gli ospiti hanno messo a referto un parziale di 16-2 e hanno tagliato le gambe a James Harden e compagni. Il Barba è stato il migliore della sua squadra con 32 punti. I Jazz hanno vinto perché hanno tirato con il 52% dal campo e addirittura con il 47% dall’arco, trascinati da un perfetto Joe Ingles (27 punti e 7 triple).