L’ispirazione dai numeri di maglia
Oggi, pensando alle grandi squadre NBA del passato, si nota che spesso il termine “successo” è sinonimo di “Big 3”: dai Lakers di Wilt Chamberlain, Jerry West ed Elgin Baylor a quelli degli anni ’80 di Johnson, Abdul-Jabbar e Worthy a scontrarsi con Bird, McHale e Parish a Boston.
Ma la storia arriva fino ai giorni nostri, passando sempre per Boston (con un trio tra i più acclamati di sempre formato da Kevin Garnett, Paul Pierce e Ray Allen), per poi spostarsi prima a Miami (LeBron James, Dwyane Wade, Chris Bosh) e poi a San Francisco (Stephen Curry, Klay Thompson, Kevin Durant/Draymond Green).
Tanti trionfi, insomma, legati principalmente alle prestazioni di 3 giocatori. Potrà il nuovo trio dei Los Angeles Lakers vincere il titolo come quelli sopra citati?
Lakers, il nuovo soprannome dei Big Three
Con l’arrivo di Russell Westbrook accanto ai già presenti LeBron James e Anthony Davis, credere che il destino a breve termine della franchigia dipenda dalle loro prestazioni è più che legittimo. A confermarlo ecco che hanno scelto un soprannome per identificarsi: 360°. La derivazione? I loro numeri di maglia, dato che AD ha tenuto la 3 (nonostante l’iniziale decisione di prendersi la 23 lasciata libera da James), LeBron si è ripreso la 6 di Miami e, infine, Westbrook è rimasto fedele alla sua iconica n. 0 anche una volta sbarcato in California.