Nazionale, Nicolato lascia la guida dell’Under 21 | I dettagli

Decisivo il fallimento agli Europei di Romania e Georgia

Nicolato
Paolo Nicolato Ph: Fornelli/Keypress

Nazionale, ufficiale l’addio di Nicolato

Dopo la delusione per l’eliminazione alla fase a gironi dell’Europeo Under 21, disputato in Romania e Georgia, Paolo Nicolato, ct degli azzurrini, ha lasciato la guida della nazionale. Tramite il profilo della Nazionale Italiana, l’ex ct ha dichiarato:  “È arrivata la fine anche di questo Viaggio. Il momento del distacco è sempre molto difficile, fatico tremendamente ad esprimere le mie sensazioni a parole anche se, credetemi, vorrei esserne capace. Per questo mi affido alla scrittura, forse più consona al mio carattere. Sono stati sette anni incredibili, che mi hanno regalato emozioni che mai avrei pensato di provare, arricchendomi professionalmente e umanamente. Rappresentare il proprio paese in quasi cento partite è stato un vero privilegio, cantare l’inno di Mameli con il cuore in gola un’emozione irripetibile”

Nicolato: “Ho cercato in ogni momento di esserne all’altezza, spero di esserci riuscito”

Nicolato ha poi percorso la propria carriera alla guida delle diverse nazionali, affermando: “Ho cercato in ogni momento di esserne all’altezza, spero di esserci riuscito. E poi quel meraviglioso titolo di vice campioni d’Europa U.19, l’incredibile semifinale al Mondiale U.20 in Polonia e il quarto di finale in U.21 due anni dopo. Ma soprattutto I’aver visto una ventina di miei ragazzi esordire nella nazionale maggiore e molti di più trovare spazio nel calcio di alto livello. Fino all’ultimo doloroso epilogo nell’Europeo appena concluso, ma del resto lo sport è anche questo…”. L’ex ct ha parlato della proprie esperienza, anche fuori dal campo: “Nulla però a confronto della stima e dell’amicizia che ho avuto da chi ha lavorato con me, ai quali dedico con commozione queste poche righe. In ogni momento mi avete donato voi stessi, con sincerità oltre che con grande professionalità, permettendo che accadesse tutto ciò che abbiamo condiviso. Giocatori, tecnici, dirigenti e tutte le persone che più o meno a lungo e a vario titolo mi avete accompagnato in questo cammino siete stati la vera ragione dei valori nei quali mi riconosco. Ho ricevuto molto, mi auguro di aver restituito qualcosa, sicuramente ci ho provato. “O si è dato tutto o non si è dato niente” vi dicevo spesso.. Lo abbiamo fatto, sempre. Mi mancherete”.