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Calciomercato Napoli, il fattore Raiola per Lorenzo Insigne

Lorenzo Insigne

Calciomercato Napoli, il fattore Mino Raiola

Se fosse per Lorenzo Insigne non ci sarebbero dubbi, rinnovo fino al 2022 in cassaforte, il sogno della maglia numero 10 di Maradona da realizzare e soprattutto diventare il “Totti del Napoli”, una bandiera in un calcio senza bandiere, ma da oggi tutto questo non dipende più solo da Lorenzo il Magnifico.

Come recita l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport continuano a circolare voci di calciomercato su Insigne complice il recente approccio di Mino Raiola, che presto diventerà il suo procuratore. La rosea condisce la situazione comunicando il possibile interesse del Barcellona alle prestazioni del Magnifico.

In caso di partenza di Neymar -prosegue la Gazzetta – i catalani avrebbero individuato il napoletano come uno dei possibili sostituti per la corsia sinistra, forse ancora più di Dybala, erede naturale di Messi. Per ora è solo un’idea, ma attenzione agli sviluppi futuri: il passaggio di O Ney al Psg può sconvolgere il mercato“.

La clausola di Lorenzo Insigne

E a rincarare la dose ci pensa il sito esperto in vicende partenopee TuttoNapoli che citando l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno svela alcuni retroscena sul passaggio di Lorenzo e Roberto Insigne alla procura di Mino Raiola.

Secondo il quotidiano – sostiene TuttoNapoli – , fu il padre dei due azzurri ad invitare il superprocuratore a cena a Napoli. Per Roberto si è trovato un vizio contrattuale che gli ha consentito di cambiare subito procuratore, lasciando gli storici Ottaviano, Andreotti e Della Monica. Per Lorenzo, che ha appena firmato il rinnovo fino al 2022, c’è invece una penale da due milioni e mezzo a suo carico in caso di rescissione anticipata dai tre agenti, che hanno la loro procura in gestione per altri due anni“.

“La domanda è: Insigne vuole diventare il Totti di Napoli e lo ha dichiarato. Raiola con i suoi cavalli di razza, va in tutt’altra direzione. Il finale sarà da libro cuore? Forse no, ma a certi livelli anche gli scugnizzi ragionano con altri criteri. Senza avvertire nessuno. E consegnandosi ai più forte”.

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Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)
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