Il Punto GG – Napoli sogna lo scudetto; conferma Milan, sorprese Udinese e Atalanta. Delusioni Inter e Juve

E' il Napoli la squadra scudetto? Il Milan si conferma tra le grandi mentre deludono Juve e Inter

Verona Napoli, risultato, tabellino e highlights
L'ESULTANZA DEL NAPOLI CON KVARATSKHELIA CHE PORTA IL NAPOLI IN VANTAGGIO PER 2 A 1 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il Napoli torna a sognare lo scudetto ma il Milan non molla

Dieci giornate non sono tante per poter dare giudizi definitivi, ma abbastanza per farsi un’idea di quello che il campionato sta esprimendo. Di certo non possiamo non partire dallo straordinario Napoli di Spalletti che ha sorpreso tutti in questo avvio di torneo. Erano davvero in pochi in effetti a pensare che a questo punto i partenopei potessero essere in testa alla classifica e oltretutto esprimendosi quasi sempre su livelli di gioco eccellenti. I nuovi acquisti, complimenti al ds Giuntoli, si sono rivelati tutti all’altezza dei predecessori con Kvaratskhelia vero e proprio fiore all’occhiello. Se poi allargassimo la nostra analisi anche alle prestazioni europee il Napoli di questo periodo rasenterebbe quasi la perfezione. Il dubbio che serpeggia tra tifosi e addetti ai lavori è solo relativo all’incapacità, spesso palesata dalle squadre di Spalletti, di mantenere lo stato di forma, fisico e psicologico per tutta la stagione. Chissà se la tanto temuta sosta pro Mondiale, in questo caso, non venga in soccorso della formazione azzurra. Nonostante i numerosi infortuni si è mantenuto in scia il Milan campione d’Italia, battuto fin qui soltanto dallo stesso Napoli. Pioli ancora una volta ha saputo fare di necessità virtù plasmando il nuovo Milan della stessa sostanza mostrata lo scorso anno. Se anche stavolta potrà bastare non è dato saperlo. Il gioiello annunciato, De Katelaere, è finora rimasto ai margini e anche dal suo inserimento dipenderanno le reali potenzialità tricolori dei rossoneri.

Udinese e Atalanta vere soprese; deludono l’Inter e la Juventus

Alla vigilia erano Fiorentina e Torino le formazioni designate quali sorprese del campionato, ma al  momento le cose stanno andando diversamente, anzi sia i gigliati sia i granata stanno rendendo ben al di sotto delle proprie possibilità, entrambe mostrando grosse difficoltà soprattutto a livello realizzativo. Jovic finora ha deluso su tutta la linea al pari degli attaccanti a disposizione di Juric. In prospettiva sembrerebbero destinate comunque a recuperare posizioni ma dovranno decisamente cambiare registro specialmente sotto porta.

D’altro canto invece Atalanta e Udinese stanno decisamente superando le attese. Gasperini, giunto a quota 300 sulla panchina orobica, ha rimodellato la squadra rinunciando a qualche fronzolo a vantaggio di una pragmaticità quasi esasperante (per gli avversari). Gioca bene, ha fisicità e determinazione l’Udinese di Sottil, vera bestia nera delle cosiddette grandi. I friulani hanno confermato l’impianto di base della formazione che aveva già fatto molto bene nella seconda parte della scorsa stagione esaltando così le caratteristiche dei suoi elementi di spicco tra i quali Udogie, Deulofeu e Beto. Niente male i nuovi, in particolare Bijol.

Medesimi colori, diverso destino; Inter e Juventus sono al momento le maggiori delusioni del torneo. La squadra di Inzaghi è già uscita sconfitta dal campo 4 volte in campionato, statistica pesantissima per chi vorrebbe competere per la vittoria finale. Gli ultimi dieci giorni tuttavia, soprattutto grazie ai risultati ottenuti nei due confronti col Barcellona, ne hanno rilanciato le ambizioni. Il ritorno ormai imminente di Lukaku non potrà farle che bene anche se l’alternanza tra i pali, il calo di rendimento di Skriniar, l’inserimento tardivo di Asllani concomitante con l’infortunio di Brozovic e la differenza in termini di sostanza tra il Perisic dello scorso anno ed il Gosens visto finora, restano problematiche da risolvere velocemente. Se l’Inter piange la Juventus non ride, anzi. Allegri, tra mille polemiche, non è riuscito a dare un gioco ai bianconeri che vivono sulle fiammate, finora rare, dei suoi singoli. Vlahovic appare spesso abbandonato a se stesso e stenta perciò a ritrovare la continuità dei tempi in viola. Pogba non si è mai visto a causa dell’infortunio al ginocchio e della cervellotica gestione dello stesso, Di Maria si è acceso ad intermittenza e quando non è stato assente per infortunio ha rimediato pure due giornate di squalifica. Qualche maretta societaria e un feeling mai ritrovato tra tecnico e ambiente non lasciano presagire rosee prospettive ma l’impianto complessivo della rosa è tale che non dovrebbe consentire un proseguo di campionato così lontano dai primi posti. E tra poco sarà pronto Chiesa…

Lazio e Roma tra conferme e novità. Monza rivitalizzato da Palladino, Samp in caduta libera

Le romane hanno fin qui confermato in linea di massima quanto si prevedeva prima dell’inizio del torneo, sia pure con peculiarità differenti. I giallorossi hanno mostrato grande efficacia e determinazione vincendo spesso col minimo scarto; Dybala, protagonista annunciato, ha ribadito la sua centralità nel progetto romanista ma al contempo si è visto bloccare dall’ennesimo infortunio come gli accadeva spesso negli ultimi anni juventini. Le difficoltà finalizzatrici di Abraham e Belotti hanno contributo alla sua marcia “sotto traccia”, ma la sensazione è quella di una squadra con ampi margini di miglioramento soprattutto quando da gennaio, disporrà anche di Wijnaldum. Top assoluto finora il centrale Smalling che ha unito le sue indubbie qualità difensive alla realizzazione di reti fondamentali. Sull’altra sponda del Tevere, prima che l’infortunio di Immobile gettasse dubbi importanti sulle reali possibilità biancocelesti di inserirsi quantomeno nella lotta per il quarto posto, le cose stavano andando decisamente bene e leggermente sopra le aspettative. La sconfitta interna col Napoli è stata rivalutata dalla straordinarietà della stagione fin qui vissuta dai partenopei; per il resto la Lazio ha mostrato spesso un gioco fluido e piacevole esaltato dalle giocate di Milinkovic Savic e dalle reti del suo capitano. Punto esclamativo l’imprevista impermeabilità difensiva con Provedel e Patric protagonisti a sorpresa. Dei nuovi, portiere a parte, finora ha inciso solo Romagnoli mentre per gli altri c’è stata soprattutto panchina. Dalla capacità di Sarri di fare buon viso a cattivo gioco inventandosi un centravanti “alla Mertens” fino a gennaio dipenderà molto del futuro laziale in campionato.

Quanto alle formazioni deputate alla lotta per la salvezza, fin qui sono andate oltre le aspettative Salernitana ed Empoli, mentre il Monza, sia pure attraverso un percorso accidentato, è posizionato grosso modo dove le operazioni di mercato lo avevano collocato. Molto male il Verona e soprattutto la Sampdoria che finora ha racimolato soltanto 3 punti ed insieme alla Cremonese è ancora a digiuno di vittorie. Stankovic, appena arrivato al posto dello spento Giampaolo, dovrà dimostrare di possedere una bacchetta magica potente quanto i suoi tiri dalla distanza quando calcava i campi di calcio, altrimenti saranno dolori…