Napoli, conferenza Manna: dall’addio di Kvaratskhelia all’arrivo di Okafor

Dall'addio di Kvaratskhelia all'arrivo di Okafor: leggi in tempo reale le dichiarazioni del direttore sportivo azzurro dopo la chiusura della sessione invernale

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L’ESULTANZA DI ANTONIO CONTE DOPO IL GOL ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il mercato di gennaio ha lasciato non poco amaro in bocca ai tifosi del Napoli, ma chi ci è rimasto più male è stato Antonio Conte. Il tecnico azzurro non ha risparmiato qualche frecciatina alla società durante gli ultimi giorni, anche se è arrivato Noah Okafor dal Milan per colmare il posto vuoto di Kvaratskhelia.

Napoli, il ds Manna chiarisce molti punti importanti

Il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione.

Manna: “Questo Napoli merita solo parole positive, nessuno si aspettava un rendimento per genere. Conte chiede, Conte non chiede, non è corretto. Noi siamo il Napoli. Ci sono contraddittori come ovunque, ma le scelte sono per lo più condivise. Poi se le operazioni saltano bisogna essere veloci e creativi. Le scelte fatte in estate erano ampiamenti condivise. Abbiamo sostituto Folorunsho, che rimane un buon giocatore, sta giocando titolare alla Fiorentina perché ha lavorato qui sei mesi come da altre parti non lavorano. Billing ha bisogno di entrare in un metodo di lavoro diverso. Dimostrerà il suo valore. Tutte le cose sono state condivise, dal cambio del portiere al centrocampista e al difensore in più, che non siamo riusciti. Con tre mesi è più semplice, con un mese questo è il risultato”. 

Manna torna anche sull’argomento Kvaratskhelia“Avremmo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare il contratto per proteggerci da alcune dinamiche extra calcio che si sono presentate e ci hanno obbligato a cederlo. Quando un giocatore vuole andare via è difficile convincerlo a restare. Perché dobbiamo tenere un giocatore che qui non ci voleva stare. Chiunque sta qui deve volerlo. Deve avere la volontà di sacrificarsi tutti i giorni. Questi valori devono essere alla base, se vengono meno non ha senso perseguire delle cose che non danno nulla. Tanto vale lasciarli andare. Non piace costringere le persone. Come se marito e moglie non si amano più, divorziano. Conte si è speso in prima persona per provare a convincerlo. Bisogna fare le cose con i tempi giusti. Andava rinnovato quando si era capito che fosse stato al centro del progetto”.

A mercato chiuso, quello che interessa è la prossima sessione, il ds dei partenopei lascia con buone premesse verso il futuro: “A Napoli sono arrivato a giugno. Abbiamo preso il miglior allenatore e ci siamo allineati. Abbiamo consegnato la squadra vera l’ultimo giorno di mercato. Aspettavamo l’uscita di Osimhen. Le scelte erano state fatte da 20/30 giorni spettavamo la disponibilità economica e poi il presidente ce l’ha data. Quest’anno possiamo arrivare in modo diverso perché la cessione di Kvara ci aiuta. Possiamo programmare in anticipo, con un allenatore che conosce la rosa. Partiamo in vantaggio. Dobbiamo essere organizzati, precisi e puntuali, lavorando fin da ora per il prossimo mercato“.

Su Okafor arrivato dal Milan: “Al Napoli serviranno anche i gol dalla panchina e Okafor potrà essere utile. Pensate al gol fatto da Raspadori contro il Venezia, per vincere lo scudetto ti serviranno quei 3-4 di chi esce dalla panchina. Il Napoli nei primi 70 minuti è fortissimo, ma ha bisogno di qualcosa dalla panchina. Oggi se il Napoli non vince lo scudetto, la stagione è andata male”.

Manna sullo scontento di Antonio Conte: “Con il mister ci siamo confrontati, chiaro che non siamo contenti, io per primo. Le aspettative della gente a volte sono troppo alte, e le abbaimo creato anche noi. Ma siamo consapevoli di avere un gruppo che è in grande crescita e non dobbiamo sminuirlo”.