Nainggolan si presenta ai tifosi dell’Inter, di seguito la conferenza stampa come riportata dai colleghi di fcinternews. Voglia di nerazzurro e soprattutto di vincere, il Ninja ha le idee chiare.
NAINGGOLAN SUONA LA CARICA
Quali sono state le tue sensazioni con la maglia dell’Inter virtualmente addosso?
“Intanto ringrazio tutti. Sono contento di essere qui, non vedo l’ora di cominciare questa avventura. L’Inter mi ha voluto fortemente”.
Con te l’Inter può lottare per lo scudetto?
“Spero di vincere qualcosa anche personalmente, dato che non mi è successo. Ritrovo un allenatore con cui mi sono trovato molto bene. Si possono ottenere risultati e al più prest è possibile vincere qualcosa”.
Cosa è venuto meno alla Roma?
“Non voglio parlarne troppo, voglio guardare al presente. Poteva finire in maniera diversa ma più di questo non voglio dire. Durante la trattativa mi hanno chiamato tutti, è molto importante sentire fiducia. Spero di ripagarla in campo”.
Com’è il rapporto con Spalletti? Ti ha convinto lui a venire all’Inter?
“Non solo ma sicuramente ritrovarlo è un bene. La scelta è stata fatta anche perché conosco bene il suo modo di lavorare”.
Come mai hai scelto il 14?
“Il mio numero è il 4 ma è stato ritirato. Il 14 è un numero importante ed era il primo disponibile”.
Quanto sei stato vicino all’Inter negli anni scorsi?
“Si parla di frequente di interessamenti, in passato sono stato contattato ma questo è il momento giusto. Spero di poter far bene, sono contento di essere qui. Mi godrò al massimo il momento”.
Dzeko e Icardi hanno caratteristiche simili, pensi che le potrai sfruttare?
“Per me sono due grandissimi attaccanti, ma con caratteristiche diverse. Icardi vive più per il gol, Dzeko ha una struttura diversa e lavora più per la squadra. Mi sono trovato benissimo con Edin e spero sarà lo stesso con Mauro”.
Con quale compagno non vedi l’ora di poter giocare?
“Mauro sarebbe scontato. Di giocatori di qualità ce ne sono tanti. Anche Perisic se sta bene può fare la differenza. Ce ne sono tanti altri. Spero di poter fare del mio meglio per ottenere dei risultati”.
Credi di poter aiutare l’Inter per un salto di qualità in Europa?
“Un campionato non è basato solo sulla Champions. Va vissuto su più fronti. Abbiamo degli obiettivi e li dobbiamo seguire tutti, poi vedremo dove si arriva”.
E’ vero che stai mettendo una buona parola per Dembelé?
“Sta facendo il Mondiale e non lo stresserò per il mercato. E’ un mio grande amico, un giocatore forte”.
Cosa puoi dare a questa squadra?
“Tatticamente lo deciderà il mister, è abbastanza intelligente per saperlo”.
Che voto dai al mercato dell’Inter?
“Dovete darlo voi. Io sono contento di essere qui”.
FcIN – Hai incontrato qualcuno della proprietà e che impressioni hai?
“Dopo qualche anno che non si vince si vuole cambiare. Penso e spero che si possa far bene con il rafforzamento della squadra. Noi giocatori abbiamo gli stessi obiettivi della società”.
Hai già parlato con Icardi o con qualche altro compagno?
“Lo avevo già sentito. Gli ho detto che ero carico e lui mi ha detto che è carico in egual modo”.
Ci fai un parallelo tra Di Francesco e Spalletti?
“Alla fine nel calcio parlano le statistiche. Con Spalletti arrivavo molto di più in area, con Di Francesco ero più arretrato. Io ho sempre lavorato sodo. Nell’ultimo campionato ho segnato meno ma ho sempre dato il massimo e di questo si deve sempre essere contenti”.
La qualificazione in Champions ha inciso sulla tua scelta?
“Magari ha inciso ma forse avrei scelto lo stesso così. La mia scelta era soprattutto basata sul fatto di essere contento di essere qui”.
Due anni fa Suning si presentò in questo hotel a Milano. Pensi che il tuo arrivo possa colmare il gap con la Juve?
“Loro vincono da tanti anni ma molte rivali si stanno muovendo bene. Spero che col mio arrivo, il mercato ancora lungo e qualche altro arrivo… Le somme si tirano alla fine, ci saranno momenti in cui le cose saranno più facili e altri più difficili, ma servirà continuità”.
Giocare la Champions influirà sulla prossima stagione per chi non ha esperienza in Europa?
“L’esperienza è importante ma anche per chi non ha giocato è bello. La voglia di far bene da esordiente può essere importante”
Tatticamente pensi che giocherai sulla trequarti?
“Io posso giocare anche mediano. L’importante è dare il massimo”.
Cos’hai provato quando hai visto tutti quei tifosi?
“Per un giocatore è importante essere accolti bene. Come ho detto già la prima volta, per noi parla il campo. Poi si esulta insieme. Io ho sempre fatto così. Se ho guadagnato rispetto dai tifosi credo che sia proprio per quanto fatto in campo”.
Non esserci al Mondiale ti fa male?
“Non sto seguendo molto il Mondiale. Mi sto godendo un po’ di più le vacanze senza pensarci troppo. Guardare le partite mi farebbe pensare che non ci sono e mi farebbe male. Sono sereno, supero questi momenti. Adesso sono concentrato sull’Inter”.
Cosa fai nella tua giornata quando non giochi a pallone?
“Io al mattino porto mia figlia a scuola, quindi mi alleno e a pomeriggio mi rilasso. Non sono fanatico di serie tv. Mi piace vivere la vita, andare a pranzo o cena. Se non lo faccio ora…”.