Nagatomo risponde a Paloschi, Inter-Chievo finisce 1-1. I nerazzurri protestano…

L’Inter non trova la vittoria nemmeno in casa contro il Chievo, dopo le sconfitte contro Lazio e Udinese. I nerazzurri sono tutt’altro che brillanti per buona parte della gara, ma anche questa volta possono recriminare per un gol regolarissimo annullato per fuorigioco inesistente e per un rigore non concesso nel finale. Mazzarri punta ancora su Kovacic alle spalle di Milito e ripropone Kuzmanovic in mezzo al campo, nel Chievo invece c’è Paloschi davanti e proprio l’attaccante ex Milan sblocca al minuto 8: è un gran gol, il suo, un destro secco e preciso all’incrocio dopo una bella combinazione a sinistra che non lascia scampo alcuno ah Handanovic. Ma l’Inter, colpita nell’orgoglio, reagisce subito per scacciare i fantasmi delle ultime prestazioni deludenti. Alvarez da interno destro sembra ispirato, Nagatomo a sinistra si muove bene e proprio sull’asse argentinonipponica arriva il pareggio nerazzurro: Alvarez va via bene sul fondo e mette in mezzo un rasoterra su cui Nagatomo arriva prima di tutti e insacca con un bel destro preciso. Il giapponese dopo pochissimo sigla addirittura il raddoppio, ma il guardialinee prende un abbaglio e lo giudica erroneamente in fuorigioco sul filtrante di Cambiasso. Palacio, poi, si divora il 2-0 di testa quando viene imbeccato ottimamente da Jonathan sul secondo palo, mentre dall’altra parte a far tremare i nerazzurri è Therau, che va via bene centralmente e sfiora il palo con un pallonetto velenoso.

Nella ripresa l’Inter parte forte per trovare il gol vittoria e impone un ritmo alto alla partita, ma il Chievo disegnato da Corini tiene bene in difesa e prova a ripartire. I clivensi vanno anche vicini al gol sugli sviluppi di una bella combinazione tra Paloschi e Therau, ma è l’Inter a fare la partita. Kovacic a centrocampo prova ad accelerare il passo, ma nemmeno l’ingresso di Milito riesce a dare ai nerazzurri la giusta profondità. La ripresa scivola quindi via senza particolari occasioni fino allo scadere, quando il neoentrato Ruben Botta riceve al centro dell’area, controlla e va a terra dopo un calcio scomposto da parte del diretto marcatore del Chievo, ma il direttore di gara decide di non intervenire. E poco dopo il triplice fischio finale decreta il pareggio che ovviamente fa felice il Chievo e contemporaneamente lascia tanto amaro in bocca all’Inter.