Intervenuto alla vigilia della conferenza stampa contro lo Sheriff Tiraspol, Josè Mourinho presentato la sfida di domani sera dell’Olimpico.
Previsti più di 60mila spettatori contro lo Sheriff.
“Il giorno che l’Olimpico non sarà pieno sarà una sorpresa per noi. E’ una motivazione e per loro non ci sono condizioni a prescindere dalla partita. Domani dobbiamo vincere per loro, per noi e per il calcio, che va rispettato. Il calcio è il calcio, noi dobbiamo pensare che lo Slavia possa perdere domani e dobbiamo vincere per forza. Farò turnover, ma sono obbligati. Ndicka squalificato, Mancini infortunato e Smalling non c’è. Dobbiamo vincere”.
Può già delineare la Roma o le manca qualcosa rispetto a ciò che ha in testa lei?
“Si caratterizza anche per essere meno forte su palla inattiva e sui duelli difensivi. Le caratteristiche non sono sempre positive. Con Smalling e Ibanez si vincono più duelli e si è più pericolosi sulle palle inattive, senza di loro però abbiamo più possesso e costruzione. Siamo una squadra diversa. Fare dei gol dopo 21 o 23 passaggi è una qualità fantastica per alcune squadre e viene celebrata, invece quando siamo noi no ma questo lo sappiamo. Ho letto le dichiarazioni del presidente Viola di 30 anni fa e sembra che non sia cambiato molto”.
La stagione si potrebbe decidere anche grazie al mercato di gennaio?
“Il mercato sarà sempre in base alle nostre disponibilità”.
Ci speri poco?
“Noi siamo insieme, sia io sia Tiago Pinto sia la proprietà vogliamo tutti la stessa cosa, ma abbiamo delle difficoltà. Il Manchester City ha speso 80 milioni per Philips e ora lo manda via a gennaio, noi siamo una realtà diversa. Io vorrei 3/4 giocatori come Pinto e la società per migliorare la squadra. Se prendiamo un difensore a gennaio io sarei contento. Mi piacerebbe qualcosa di più ma non è possibile e loro stanno lavorando per accontentarmi. Anche se prendessimo il difensore avremmo difficoltà con la lista UEFA, Kristensen e Azmoun già non ci sono. Mi piacerebbe che la gente lo capisse, ma va bene anche così. Noi sappiamo cosa possiamo fare e penso che non possiamo prendere nessun altro oltre il difensore. Non ci sarà Ndicka il 3 gennaio così come Smalling al 100%, Mancini è infortunato e diffidato, Llorente resiste: è questa la nostra grande difficoltà. Io penso che alla fine sarà possibile fare qualcosa”.
Non avete parlato domenica: per quale motivo?
“Abbiamo parlato tanto, hai visto il mio post? Non abbiamo fatto silenzio, abbiamo parlato tanto”.
A che punto è Renato Sanches? Come lo vede?
“Gioca domani. Lavora con noi da due settimane di fila senza giocare. Non ha giocato e ha lavorato con noi. Spero che la sua intensità aumenti, è un po’ frenato dalla paura di un infortunio muscolare. Spero che la emozione della partita lo faccia andare dall’altro lato. Se non ci sta è dura giocare partite di livello e di intensità. Domani è importante per lui. Già sa che gioca e si è allenato in modo specifico. Domani mi aspetto 45-60 minuti veri, non di bassa intensità”.
I tifosi le hanno fatto un altro striscione. Questo le fa pensare ad un futuro insieme con la Roma?
“Io non ho bisogno di pensare, nella mia testa ho tutto molto chiaro. Posso solo ringraziare i tifosi e non mi fa essere confortabile in campo perché si tifa la squadra. Ovviamente mi inorgoglisce e mi fa emozionare però è una cosa che non mi piace. Non fatelo per me. Lì è la squadra che deve sentire l’appoggio. Però li ringrazio. Quando ho fatto il raccattapalle e papà era allenatore ho passato tante volte le informazioni”.
L’assenza di Dybala?
“C’è una partita con Dybala e una senza. Con Dybala la Fiorentina non era in grado di pressare e recuperare palla, abbiamo sempre trovato un’uscita con lui in campo. Senza Dybala non c’è un altro come lui e ora non ci sarà, così come Lukaku che salterà il Bologna. Sarà una situazione difficile perché non si può replicare e dovremmo fare in maniera diversa: abbiamo Belotti e Pellegrini che può fare la seconda punta, abbiamo El Shaarawy, Cherubini e Joao Costa che sono agili e veloci. Senza Dybala non sarà lo stesso”.
Giocherà a quattro?
“Più o meno si perché giocano Celik e Karsdorp sullo stesso lato”.
Cosa ha Mancini? Come stanno Pellegrini, Azmoun e Spinazzola?
“Dura per Spinazzola e Azmoun in vista del Bologna, ma la speranza c’è. Mancini ha un problema importante ma le sue gambe non sono rotte quindi giocherà, è un profilo diverso da qualcuno che se ha un problema al mignolo non gioca… Penso che Mancini giocherà al 100%. Pellegrini e Paredes sono disponibili domani, nella parte di allenamento aperta alla stampa non c’erano ma poi sono venuti in campo e sono a disposizione”.
Cristante anche?
“Sì”.