Torna a parlare Josè Mourinho e lo fa in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Napoli.
Come arriva la Roma?
“Celik ancora non sarà con noi. Forse per la prossima partita di campionato giocherà. Dopo tante partite di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro, per recuperare minuti importanti. Non c’è tanto da dire, il Napoli è la prima in classifica dopo dieci gare. Però abbiamo il diritto di giocare, pensare che vogliamo giocare tanto. Che il Napoli sia favorito è un opinione pubblica, ma è così. Ma capita anche che il favorito perda”.
Zaniolo può essere uno dei due intermedi di centrocampo in un centrocampo a tre?
“Zaniolo sta in un momento della sua carriera dove deve crescere e migliorare, capire il gioco. Quando sei un giocatore offensivo sei più istintivo, quando sei un trequartista o mezza punta, devi anche capire il gioco in un modo migliore: dove non rischiare la giocata e dove si può rischiare. Quello che mi piace tanto di lui è quello che ha dimostrato contro la Samp: una crescita emozionale. Un Zaniolo che non inizia titolare è un Zaniolo triste, più individualista. Contro la Sampdoria aveva solo un’idea in testa, quella di aiutare la squadre per vincere una volta entrato in campo. Ho visto un Zaniolo con grande maturità. Non so se me lo chiederete dopo, ma per Zaniolo tre partite di squalifica in Europa League mi sembra allucinante. Già il rosso è esagerato, figuriamoci tre partite out. Non sono contento perché non avrò questo giocatore nelle prossime partite, sono triste per lui che non potrà giocare. Quando si perde un giocatore dobbiamo cercare altre soluzioni. Per Camara inizialmente la sua condizione fisica era limitata, poi ci sono i comportamenti tattici di un giocatore che devo imparare a giocare con noi. Quando giochiamo con tre a centrocampo la squadra si sente bene”.
La Roma ha una solida fase difensiva.
“Questo lo dici tu e lo dicono in tanti. Se per esempio non facciamo tanti gol non significa che non abbiamo una buona fase offensiva, non funziona così, questa è una contraddizione. Noi creiamo tante situazioni ma segniamo poco, ma è un altro discorso”.
Sarà una partita impostata dove la Roma aspetterà il Napoli o lo aggredirà?
“Nessuno dei due, andiamo a fare il nostro gioco e giocheremo per vincere”.
Come si può correggere il fatto che la Roma crei tanto ma segni poco?
“Si deve lavorare tanto, non posso dirti una soluzione specifica. Non è un discorso mentale o tattico. Abbiamo giocatori che segnano come Tammy, Belotti e Pellegrini e altri che segnano meno. Siamo tranquilli e i gol arriveranno. Un giorno una squadra pagherà, capiterà che in una partita faremo cinque gol e tutti diranno che la Roma sarà stata stratosferica in attacco”.
Spalletti ha elogiato la Roma in conferenza. Pensate davvero che potrete vincere?
“Non ho sentito la conferenza di Spalletti, lui è un mio amico e abbiamo rispetto reciproco. Lui sa che la sua squadra è forte, ma sa anche che per lui domani non sarà facile. Loro sono forti, sarà una partita difficile”.
Anche la Roma era interessata a Kvaratskhelia? State preparando qualche trappola per fermarlo?
“Da me non vi dovete aspettare nulla. Se magari domani passa vicino a me nel corso della partita proverò a tirargli un calcio per fermarlo (ride, ndr). Il Napoli ha fatto bene a scegliere Kvaratskhelia, ora è tropo facile dire se fossimo interessati a lui”.