Intervenuto nel corso di diversi spot pubblicitari per “Topps”, Josè Mourinho è tornare a parlare dell’esperienza in giallorosso e della sua carriera.
Mourinho: “Difficile scegliere i ricordi più belli”
Queste le sue parole:
C’è un ricordo bello che si porta dentro?
”Sono tanti, belli e brutti ed è difficile. Se devo scogliere dico l’ultimo con la Roma. Non è il trofeo più importante che ho vinto, ma dico la Conference League perché è l’ultimo e per la dimensione di gioia che ha portato. Ma ho tante partite fantastiche nella carriera da ricordare, è difficile scegliere. Anche tra quelli brutti: ho perso due semifinali di Champions ai rigori, una finale di Europa League ai rigori perché l’arbitro ha deciso che non potevamo vincere”.
Ha allenato grandissime squadre, c’è un giocatore che le piacerebbe allenare?
”Non ho un giocatore. Ad esempio, Messi non ha mai avuto bisogno di un allenatore. Dire di allenare Messi, chi lo dice? Mi sembra assurdo: sa tutto ed è nato con tutto, sarebbe solo per dire di aver avuto l’onore di allenarlo. Per restare in ambito Roma, volevo De Rossi all’Inter e al Real Madrid ma non è stato possibile. Volevo Totti all’Inter anche in età avanzata, ma non è stato possibile. Sono giocatori che vuoi ma non riesci ad avere”.
Colleziona qualcosa in particolare?
”Non sono collezionista, ma ho delle maglie. Non trovo o chiedo, ma ogni tanto sì. Avrò tipo 200 maglie, sembrano tante ma 200 maglie in 1200 partite non sono tante. Mio filo è un caso più speciale perché mi chiede solo il top dei top. Ha una collezione più piccola della mia, ma ha solo top. Benzema, Modric, Messi, Cristiano Ronaldo… mio figlio punta solo in alto”.