Queste le parole di Josè Mourinho ai microfoni di Dazn:
È soddisfatto della gara?
“Sì, nel primo tempo era frustrante stare 0-0 perché abbiamo creato gioco e occasioni chiare. Quando la Sampdoria è rimasta in 10 è andata ovviamente in difficoltà e noi abbiamo segnato. Poi nei seguenti 10/15 minuti non abbiamo avuto la qualità e l’ambizione di fare il 2-0 e in quel momento lì la Sampdoria ha avuto il pallone e si è avvicinata all’area. Quando sei in un momento non così positivo può succedere di tutto. Poi è entrato Solbakken, che era più fresco, e con Dybala dentro il campo abbiamo avuto maggiore possesso del pallone. Dopo abbiamo segnato i due gol, ma non hanno grande significato. I tre punti invece hanno grande significato”.
La prestazione di Wijnaldum?
“Mi sentivo che prima o poi sarebbe arrivata questa prestazione. Non mi piace parlare di individualità, ma oggi ciò che mi ha reso soddisfatto è l’evoluzione progressiva di Llorente, che ha aspettato il suo momento e ha giocato molto molto bene con Smalling. Non era facile in una difesa a quattro dato che non ci lavoriamo spesso, il fatto che non sono andati in nazionale ci ha permesso di lavorare. Da allenatore mi ha colpito la sua prestazione. Wijnaldum ovviamente ha giocato molto bene”.
Pensa che possa essere una possibilità da qua alla fine della stagione la difesa a quattro?
“Vediamo, dipende dall’avversario e dai giocatori a disposizione. Da allenatore penso sempre a mettere in campo i migliori. Quando si parlava di Celik in una difesa a tre mi sono fatto la domanda, dato che lui non ha mai giocato in quella posizione. Alla fine abbiamo optato per altro. Llorente sa tenere il pallone meglio degli altri difensori centrali, ci dà più uscite per la costruzione dal basso. È stato concentrato difensivamente, ha sbagliato solo una piccola cosa con Spinazzola. Con il pallone è sempre tranquillo, mi è piaciuto molto”.
Stankovic l’ha ringraziata per il suo gesto verso la curva.
“Non deve ringraziarmi. L’ho fatto per un grande uomo e amico, ma lo farei anche per un altro. Anche io sono stato insultato tante volte, ho costruito intorno a me un muro di protezione e penso che Stankovic abbia fatto lo stesso. Ha figli e famiglia, non è bello. I nostri tifosi sono fantastici, ma in quel momento lì ho pensato che avrebbero potuto seguire il mio istinto. Un mio amico non si tocca”.
Sono ancora maturi i tempi per un incontro con i Friedkin? Loro erano allo stadio.
“È il loro club, io lavoro per loro non devo fare nessun tipo di commento. Decidono loro quando venire allo stadio, sono contento che siano venuti e se si sono divertiti ancora meglio. Sono felice per loro”.
Vi parlerete a fine stagione o prima?
“Di cosa? Della prossima partita? Di quello parliamo prossima settimana”.