MotoGp Giappone, i dubbi di Jorge Lorenzo: “Frattura più grave del previsto”

Jorge Lorenzo

Sembra essere più grave del previsto l’ infortunio patito da Jorge Lorenzo durante le prove libere del Gp di Thailandia. Lo spagnolo si era reso protagonista di un pauroso volo nel corso della FP2. Nell’ occasione, il ducatista era rimasto vittima di una frattura al radio distale del polso sinistro. Il problema si era andato ad aggiungere alla microfrattura all’ alluce destro patita a causa della caduta alla partenza nel Gp di Aragòn.

Alla viglia del prossimo appuntamento del Mondiale MotoGp in Giappone, Lorenzo non si è mostrato molto ottimista sulle possibilità di vederlo in pista in questo week end. Decisive, in tal senso, saranno le sensazioni provate durante la FP1 sulla pista di Motegi (che si disputeranno nella notte italiana, ndr).

Queste le parole del maiorchino sul tema:”Non ci sono buone notizie perchè la frattura è più grave di quanto immaginassimo. Abbiamo fatto una doppia tac che ha evidenziato che non ci sono stati miglioramenti. Nel corso della FP1 proverò in moto a vedere le mie sensazioni. Il rischio è che forzando nelle staccate la frattura si scomponga ulteriormente. A quel punto si renderebbe necessaria un’ operazione. Il problema è proprio il peggioramento della frattura più che il dolore, con il quale ho corso già in altre occasioni“.

LE PAROLE DI TARDOZZI

Piuttosto sconsolato anche il team manager Ducati Davide Tardozzi, alle prese con un problema non preventivato. Nella scuderia di Borgo Panigale erano tutti convinti che i 15 giorni di stop tra Buriram e Motegi fossero sufficienti per permettere a Lorenzo di recuperare. Normale quindi leggere nelle sue dichiarazioni un certo disorientamento:”Jorge ci aveva già avvertito negli ultimi due giorni che il dolore persisteva e che non stava ancora bene. Abbiamo fatto un’ ulteriore verifica che ha evidenziato che la frattura non si è ancora saldata. Domattina (stanotte, ndr) proverà e vedremo cosa fare. Non ci aspettavamo questa notizia, eravamo sicuri che di 12 giorni bastassero per recuperare. Anche per questo non avevamo pensato a un sostituto. Speriamo che Jorge riesca a correre“.

ph: Komuicare