Montella contro tutti
Dopo la sconfitta nel derby, diversi addetti ai lavori ed ex giocatori hanno dichiarato che secondo loro il Milan dovrebbe tornare a giocare con il 4-3-3 per sfruttare al massimo la qualità dei suoi giocatori, in particolare quelle di Suso e Bonaventura, i quali non hanno mai nascosto di voler tornare a giocare da attaccanti esterni.
La stoccata di Bonaventura a Montella
“A livello collettivo, sono arrivati 11 giocatori, è stato cambiato il modulo e la preparazione, un inizio difficoltoso ci poteva stare. La squadra sta migliorando di partita in partita, ora dobbiamo pedalare e cercare di migliorare. L’anno scorso ho fatto tante partite da mezzala, ma giocare sempre col 4-3-3 ci dava dei vantaggi. Ora col 3-5-2 stiamo faticando, ma questi sono problemi che deve risolvere l’allenatore. Non è facile far adattare i nuovi, è difficile mettersi nei panni di Montella”. Jack fa riferimento all’allontanamento del preparatore Marra che ha creato qualche problema. La sua squadra anche nel derby è parsa poco reattiva sulle seconde palle e nei contrasti. Ma dal centrocampista arriva un monito su uno schema, il 3-5-2, mal digerito da diversi giocatori, specie dal gruppo dei ‘vecchi’. Dopo il mal di pancia di Suso che non è contento del nuovo ruolo da seconda punta, anche Bonaventura pone l’accento sulle difficoltà relative a questi continui cambi di formazione.
Montella è inamovibile
Vincenzo Montella non tornerà al 4-3-3, come ha dichiarato anche dopo il derby contro l’Inter: “Non abbiamo alternative a Suso e Bonaventura nel 4-3-3, se non Borini. Con la cessione di Niang la squadra si è delineata in un certo modo”. È questa la spiegazione del tecnico rossonero che ha intrapreso la strada del 3-5-2 e la vuole percorrere fino in fondo, nella speranza che porti il suo Milan in Champions League.