Il Mondiale entra nel vivo. Spagna flop, il Brasile non brilla

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Il Mondiale entra nel vivo e ci regala già i primi sorprendenti verdetti. Oggi è per tutti il giorno della fine di un ciclo, la Spagna, dopo sei anni vissuti da autentica protagonista, vincendo tutto quello che c’era da vincere, torna a casa, dice addio a quell’idea di calcio che l’aveva contraddistinta ed è costretta a rimettere insieme i pezzi di una nazionale apparsa ormai scarica e senza più quella determinazione che l’aveva permessa di trionfare su ogni terreno di gioco. La sconfitta di ieri delle furie rosse di Del Bosque contro il Cile non è solo la fine di un’era, ma è l’apertura verso un calcio diverso, quello sudamericano del Cile, capace con un mix perfetto di forza e tecnica di saper alzare la voce e conquistare sie punti nelle prime due partite di questo mondiale. Ieri, oltre alla Spagna, dice addio anche l’Australia, sconfitta 3-2 dall’Olanda, gli orange sono apparsi meno brillanti rispetto alla vittoria spettacolare inflitta alla Spagna, ma con un Robben e un Van Persie così, difficilmente possono sbagliare. Nella notata italiana si chiude anche la seconda giornata per il gruppo A, quello del Brasile, con il pesante 4-0 della Croazia sul Camerun.

Nel girone dei padroni di casa è tutto ancora aperto, con Brasile e Messico a quota quattro punti e la Croazia a tre. Nell’ultima giornata i croati e messicani si affronteranno in un autentico spareggio, mentre per i verdeoro, vittoria già scritta contro il Camerun ormai fuori dai giochi. Le partite di oggi, infine, si aspettano altri verdetti. Alle 18 ora italiana c’è grande attesa per Colombia-Costa d’Avorio, entrambe vincenti nella gara d’esordio e sulla carta le più accreditate nel passaggio del turno. A mezzanotte, sempre per lo stesso girone, si affronteranno Giappone e Grecia, con i nipponici favoriti sui greci, ma prima alle 21 sarà la volta di Inghilterra-Uruguay, nel raggruppamento dell’Italia. Le due nazionali, uscite sconfitte dalla prima partita hanno voglia di rivalsa, è già una sorta di spareggio, se una delle due infatti dovesse perdere ancora direbbe molto probabilmente addio alle speranze di continuare il sogno mondiale.