Monchi: “Gli errori di Roma solo colpa mia. Non dirò mai nulla contro Pallotta”

Lo spagnolo torna sul periodo trascorso a Roma

Riyad Mahrez

Ramon Monchi torna a parlare in vista della Roma. L’ex ds giallorosso ha affrontato tanti temi a “La Gazzetta dello Sport” tra cui la finale di mercoledì prossimo in programma alla Puskas Arena.

Lei a Roma ha diviso il tifo: che cosa non rifarebbe.
“Ho ripensato tanto a ciò che è successo. Ho provato a fare del mio meglio, ma ho sbagliato. Se tornassi indietro, cambierei qualcosa, perché conosco molto meglio la Roma rispetto a quando sono arrivato. Mi è mancato tempo per essere quello che sono a Siviglia. Ma non è colpa di nessuno. Anzi, al 95% è colpa mia”.

Pallotta l’ha criticata molto.
“Ognuno è libero di dire quello che crede. A Pallotta sono grato perché mi ha portato alla Roma, non dirò mai una parola contro di lui. Il mio percorso nel calcio è di 37 anni, ognuno può pensare ciò che vuole. Quella di mercoledì e la mia 19a finale. Non so se sono tanti i direttori sportivi che possono dire questo senza lavorare nel Real Madrid, nel City o nel Chelsea”.

Il problema è stato sull’esonero di Di Francesco?
“Non solo quello. Il rapporto con la società non era più buono, quindi era meglio far lavorare altri. Trovare un allenatore non è difficile, il problema è che io pensavo in quel momento che Eusebio fosse il tecnico giusto per dare continuità. Forse era sbagliato, forse no, ma per me era giusto. Nessuno ha ragione al 100%”.

Perché prendere Pastore?
“Non parlo dei singoli, ma è difficile non sbagliare mai”.

Dybala è in dubbio: preferirebbe averlo in campo al 20%, senza ritmo, o non averlo?
“Lui ha giocato spesso così, e il suo 20% è il 60-70% di un altro giocatore”.