L’ex ds torna sul caso Donnarumma, che stasera tornerà a San Siro con la maglia della Nazionale.
L’ex dirigente rossonero è tornato a parlare del caso Donnarumma proprio questa sera che il portiere campano tornerà a San Siro per la gara di Nations League tra l’Italia e la Spagna, rivincita dell’ultima semifinale di Euro 2020.
L’ex direttore sportivo ha detto la sua sul portiere rossonero ma anche su Romagnoli, che rischia anche lui di lasciare il il club di Milano a costo zero visto che il procuratore del difensore ex Roma è lo stesso di Donnarumma, ovvero un certo Mino Raiola che a Milanello conoscono benissimo.
Mirabelli: “Dopo Donnarumma ora toccherà a Romagnoli”
Queste le parole dell’ex direttore sportivo rossonero al Palermo Football Conference: “Ho vinto una battaglia notevole ma poi questo non è servito a niente perché dopo quel famoso contratto c’è stata un’altra battaglia. Io cercavo di difendere i diritti della società e di non perdere un patrimonio importante senza corrispondere commissioni. Non ricordo di un giocatore così importante con un agente così importante senza aver pagato ciò che di solito si paga. Ho cercato di mettere delle regole ma poi il Milan lo ha perso ed è un peccato, innanzitutto che sia andato via, ma soprattutto a zero. Io fossi il club, dopo un danno del genere, chiuderei le porte. Poi penso a Romagnoli, con lo stesso agente, che rischia di andare via a parametro zero. Servirebbe un po’ di rispetto per le società, non solo in questo momento di crisi. Se vogliamo far sì che il pallone non si sgonfi dobbiamo mettere delle regole, le società devono essere al centro del progetto calcio. Quando un agente propone i propri giocatori la società deve conoscerlo bene e qui torniamo a parlare dello scouting”.