Milan, un immobilismo che fa paura

Berlusconi

Cessione sì, cessione no. Il futuro del Milan ruota intorno a questa domanda ancora senza risposta. I giorni passano, le notizie cambiano a seconda di come tira il vento, ma in casa rossonera continua a regnare l’incertezza più sovrana. L’unica cosa certa, almeno ad oggi, è la data di fine dell’esclusiva ai cinesi prevista per il 15 giugno (data entro cui Berlusconi dovrà dare una risposta positiva o negativa alla cordata asiatica) ma i tifosi cominciano a non poterne proprio più dei continui sbalzi umorali del proprio presidente. Il calciomercato è già iniziato, ma mentre le altre si muovono, in casa Milan le operazioni di mercato latitano. Il solo Vangioni arrivato a parametro zero dal River Plate lascia più di un punto interrogativo su quello che sarà il futuro dei rossoneri con i vari Bacca, Bonaventura e De Sciglio che cominciano a guardarsi intorno preoccupati dal possibile italMilan targato Berlusconi.

Intanto con un occhio al mercato si fa sempre più difficile la pista che porta a Unai Emery. Dalla Spagna arrivano forti le voci dell’ormai prossimo trasferimento del tecnico del Siviglia alla corte dei milioni francesi del Paris Saint Germain. L’ennesimo schiaffo al morale (già pessimo) dei tifosi del Milan.