Calcio, Milan: Tomori parla di obiettivi e futuro

Il difensore rossonero ha parlato alla Gazzetta dello Sport: "Lavoro quotidianamente per essere tra i migliori al mondo, mi godo il momento e il futuro non dipende da me".

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Tomori
Fikayo Tomori ph: Fornelli/Keypress

Milan, Tomori: “Futuro? Lavoro per essere il migliore, il resto non dipende da me”

Fikayo Tomori, difensore centrale del Chelsea in prestito al Milan, ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Qui di seguito le dichiarazioni di Tomori.

Scudetto – : “La distanza dall’Inter è grande, però non vedo perché non dovremmo crederci fino alla fine. Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna continuare a pensare al bersaglio grosso. E noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale. Differenza tra Premier e Serie A? Non c’è un gap così grande. Il campionato inglese è bellissimo, si gioca anche molto d’istinto, qui è un po’ diverso. Ma c’è qualità. Penso ovviamente al Milan, ma anche a squadre come Roma, Juve, Inter, Atalanta, Lazio. La strada da percorrere per tornare al top non è molta”

Questione riscatto – “Ciò mi rende felice (n.d.r. si riferisce al crowdfunding organizzato dai tifosi) . Mia madre legge tante cose sui social ed è molto orgogliosa. Tutto questo fa parte di un percorso, ma resto realista. Un po’ mi sono sorpreso, ma non tantissimo visto il carattere delle persone qui. È stato facile ambientarmi, erano tutti così amichevoli. Per il futuro lavoro per essere tra i migliori al mondo nel mio ruolo, mi alleno tutti i giorni per far sì che questo accada il prima possibile. Per il resto non decido io, al momento sono felice di essere qui e mi godo l’attimo. Al resto non ci penso”.

Obiettivo laurea – “È una cosa che mi piace. Ho pensato di utilizzare al meglio il lockdown per accelerare il mio corso di studi. Nel tempo libero non mi piace molto giocare ai videogiochi. Parlo tanto con i miei genitori, sono il mio punto di appoggio sempre. Non mi piace vedere tanta tv, però Netflix mi aiuta. E devo dire che di tempo libero, fra allenamenti e partite da giocare, non ce n’è molto. Io studio, vado sui social, uso FaceTime, parlo con gli amici lontani”.