Il Milan cerca un attaccante per la prossima stagione. Kalinic e André Silva hanno deluso le aspettative, solo il giovane Cutrone è la nota lieta del reparto offensivo rossonero del campionato appena passato. Il sogno è Alvaro Morata del Chelsea ma difficilmente il club londinese vorrà privarsi dello spagnolo. Da Milano sono pronti a proporre lo scambio con Donnarumma pur di fargli indossare la maglia del diavolo.
Morata-Donnarrumma, scambio in vista?
Il Milan, ancora attorniato dalle nubi riguardanti la solidità finanziaria di Yonghongh Li e la possibile cessione del club o l’entrata di un socio di minoranza, cerca un attaccante per la prossima stagione. La sterilità del reparto offensivo è stato il tallone d’achille della squadra di Gattuso nello scorso campionato. In attesa di conoscere il verdetto dell’UEFA sull’ammissione – o meno – della formazione rossonera alla prossima Europa League, la coppia Fassone-Mirabelli è al lavoro per portare a Milano un vero goleador. Il sogno è arrivare ad Alvaro Morata, che ben conosce la Serie A dopo l’esperienza alla Juventus, attualmente in forza al Chelsea. Abramovich chiede per lo spagnolo 70 milioni di euro, più o meno la stessa valutazione che il club rossonero da a Donnarumma, da qui l’idea di proporre ai Blues uno scambio – quantomeno – clamoroso. Per tornare in Italia Morata però dovrebbe “rivedere” le sue pretese economiche: al Chelsea percepisce uno stipendio di 9 milioni di euro a stagione, troppi per le casse del Milan.
Kessié, pronto rinnovo ed adeguamento
“Frank è più forte di me” sono state le parole di Gennaro Gattuso rimasto ben impressionato dalle capacità tecnico-atletiche e dalla grinta del suo mediano. Il giocatore, che a inizio anno ha rinunciato al suo numero 19 per “cederlo” a Bonucci, è un punto fermo di questo Milan ma anche di quella che sarà la formazione futura dei rossoneri. Per questo motivo per lui è pronto un nuovo contratto con adeguamento. Come riporta Tuttosport, Kessié dovrebbe passare dai 2 milioni percepiti attualmente ai 3 milioni di euro del nuovo accordo.