Milan, Pioli fa sognare i tifosi rossoneri: “Stagione straordinaria. Ora però alziamo l’asticella”

L'ESULTANZA URLO DI STEFANO PIOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Dopo la festa scudetto, Pioli è intervenuto in conferenza stampa per parlare della gara ma anche del futuro del club rossonero, che dovrà essere radioso, a partire dallo scudetto conquistato.

Partiamo dai ringraziamenti?
“Devo ringraziare tutti. Abbiamo fatto una stagione incredibile. Tutte le componenti hanno dato un grandissimo risultato, per il sostegno che ci hanno dato. Al club, ai miei dirigenti che sono fantastici, mi confronto con loro, i confronti ci aiutano sempre a cercare di crescere, chiaramente io e il mio staff. Io sono equilibrato e tranquillo ma sul lavoro sono puntiglioso e scrupoloso che per loro non è facile e poi grazie immenso ai miei calciatori che mi hanno dato tutto. E poi ai nostri tifosi perché io mi sono divertito un po’ quando ci dicevano che eravamo forti perché giocavamo senza tifosi e sono contento di essere riuscito a contraccambiare”.

Come ho fatto a mantenere la calma nonostante le vostre domande?
“E per gli errori arbitrali? Se non fosse arrivato per colpa della sconfitta con lo Spezia sarebbe stato difficile da digerire, meglio che sia andata così”.

Tre immagini per descrivere questo Scudetto. C’è un po’ di soddisfazione perché c’erano dei dubbi su di lei all’arrivo…
“Tre immagini di quest’anno: la vittoria nel derby, la vittoria a Roma con la Lazio e i discorsi di Zlatan e Simon alla squadra, che sono stati diversi e in diversi momenti. A livello personale sono felice e contento ma è normale, quando arrivi in un grande club e non hai vinto niente devi dimostrare. Sarà così anche da domani, non proprio da domani perché ora vado in vacanza e festeggiamo, ma dalla ripresa il 4 luglio è così. I miei giocatori, il mio club e i miei tifosi mi hanno reso un allenatore migliore, spero di poter essere un ottimo allenatore per i miei giocatori anche l’anno prossimo”.

Sei nella storia del Milan, insieme a tanti grandi allenatori. Cosa dirai a tua mamma?
“Sinceramente devo metabolizzare bene, mi fa un certo effetto essere nella storia del Milan, affiancato a grandissimi allenatori. A mia mamma dico che finalmente abbiamo vinto qualcosa. La dedica va a mio padre, che ha fatto tutto per me e sarà felice e orgoglioso”.

Pensi di alzare l’asticella?
“Significa lavorare meglio, mettere più idee di gioco e una metodologia che conosciamo ma possiamo migliorare. Poi siamo il Milan, siamo tornati a essere campioni d’Italia, saremo in prima fascia in Champions. Abbiamo trovato un girone difficilissimo, se l’avessimo affrontato tre-quattro mesi dopo avremmo avuto un risultato diverso, ma abbiamo capito quanto è difficile la Champions. Godiamoci questa vittoria perché è giusto che tutti se la godano, poi dopo sicuramente avremo tante ambizioni e di confrontarci con i migliori in Italia e in Europa. Abbiamo vinto un campionato difficile contro avversari forti e credo che il valoro della vittoria debba essere rafforzata dall’aver superato squadre forti come Inter e Napoli, fortissime come la Juve e nel tempo siamo diventati forti anche noi”.

C’è stato un momento in cui hai creduto che avresti potuto vincere?
“Il derby vinto in quel modo ci ha dato più convinzione e forza e credo che quella insieme alla partita con la Lazio ci hanno fatto capire che potevamo giocarcela fino alla fine. Volevamo fare più punti Dentro di Milanello, a voi non vi è stato detto, abbiamo parlato sempre di Scudetto tra di noi e questa è la forza di questa squadra. Ci sono Ibra, Kjaer, Maignan un fenomeno che ha vinto due Scudetti da non favorito con Lille e Milan, poi tutti quanti, noi e i dirigenti e questo è stato un grande premio per il lavoro fatto”.

C’è stata un’esperienza che ti ha arricchito per portarti qui allo Scudetto?
“Ho avuto tante esperienze, purtroppo e dico purtroppo per quello che è successo perché mi ha migliorato come uomo e allenatore, sappiamo a cosa mi riferisco. Non mi sono mai sentito così bene, non mi sono mai sentito così apprezzato come nell’ambiente Milan e questo mi ha permesso di dare tutto ai miei giocatori e loro sono stati bravi a darmi tutto”.