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Milan, parola a Cardinale: “Il club non è in vendita. Fiducia a Pioli, sta lavorando in una situazione non facile”

Il patron del Milan è tornato a parlare del club rossonero e della posizione di Pioli

Pioli
L’URLO DI STEFANO PIOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto a “Il Corriere della Sera”, Gerry Cardinale, proprietario del Milan, è tornato a parlare del club rossonero, che non è in vendita secondo quanto riportato dal club di via Turati: “Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla serie A e all’Europa e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. E quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora”. Cardinale poi chiarisce ancora di più questo aspetto, mettendo al centro del discorso i sostenitori rossoneri: “È per i tifosi che mi dispiace, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri nella struttura societaria. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare”. Come esempio porta la questione del vendor loan di Elliott, chiacchierata prima e dopo il passaggio di proprietà: “Sono io che l’ho voluto, perché Elliott ha fatto un grande lavoro. Nessuno mi ha messo una pistola alla tempia. Si può non essere d’accordo con le mie strategie, ma non inventarle. Sono un esperto di corporate finance: supporre che a 18 mesi da queste scelte io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento”.

Furlani: “Contento? Lo sarò quando vinceremo la Champions”

Sulle voci di un possibile esonero di Pioli il presidente ha risposto così: “Non essere contento in un certa fase non si traduce necessariamente nel licenziare l’allenatore. Credo che Pioli stia facendo un buon lavoro in una situazione non facile, con una squadra molto rinnovata, non cedo alla tentazione di “licenziare” qualcuno tanto per cambiare qualcosa”. Il riferimento al non essere contento è al messaggio natalizio in cui Cardinale aveva dichiarato di non essere soddisfatto dei risultati sportivi: non lo è ancora ma questo non significa che l’allenatore vada cacciato. Quindi l’americano ha ribadito la sua volontà di vincere: “Contento? Lo sarò quando vinceremo la Champions. Ma Io dico: il campionato è ancora lungo, può succedere di tutto, stiamo a vedere. Dobbiamo migliorare in tante cose, con gli infortuni per esempio. Tutti, a partire da me, devono fare un lavoro migliore. Ma io non mi licenzierò, sarò qui per tanto tempo. Nessuno vuole vincere più di me”. Quindi una battuta sul gruppo squadra attuale, a parziale giustificazione di Pioli: “Abbiamo cambiato tanto e ci vuole tempo per creare un team coeso. Siamo comunque in crescita, vicini al secondo posto, e di questo va dato merito a giocatori, staff, allenatore. Rennes? Sono molto soddisfatto di quello che ho visto, partite così danno ai giocatori tanta fiducia, ci voleva. Malgrado i molti nuovi innesti il gruppo sta facendo progressi”. E ovviamente una anche sulla questione nuovo stadio: “Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo a questo punto, ma ogni opzione merita attenzione”.

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