Milan, Montella: “Con la Samp una sfida che mi emoziona”

Milan ospite della Sampdoria

Alla vigilia della sfida con la Sampdoria, il tecnico del Milan Vincenzo Montella presenta la sfida contro la sua ex. I rossoneri cercano conferme e punti per restare nelle zone nobili della classifica, si riparte da Kalinic già perfettamente inserito nell’11 dei rossoneri. Montella non vuole passi falsi, vincere e convincere il dikat dei rossoneri.

Le parole di Montella come riportate da Mediaset

Sul ritorno a Genova
Torno molto volentieri a Genova, è una sfida che mi emoziona sempre. Partita estremamente difficile e complicata, la Sampdoria è forte sul piano tattico. Dovremo essere veloci ed organizzati, servirà anche lucidità mentale. Loro si difendono bene sempre, contro chiunque, quindi è necessario trovare ampiezza e profondità

Il Milan segna spesso sui calci piazzati
Lo scorso anno siamo stati la terza miglior squadra sui gol nei calci piazzati. Sono felice dell’andamento e del trend di quest’anno. E’ una nostra qualità che avevamo anche lo scorso anno.

Cosa significa questa gara per le vostre ambizioni?
E’ importante alzare l’asticella. Le prossime 10 sono tutte partite importanti in cui incontreremo squadre di vertice. Questa è la prima del ciclo, una delle più complicate. La squadra è carica e motivata, anche la classifica è abbastanza soddisfacente. Ci auguravamo un simile inizio, con tanti nuovi è sempre difficile trovare subito i risultati.

Suso e la nuova posizione
Non ha bisogno di investiture a parole. Ha giocato benissimo da esterno lo scorso anno ma ha bisogno di segnare di più e accentrandosi lo potrà fare. Si deve adattare più mentalmente che tecnicamente.

Zapata gioca?
Probabile, può essere

Ci sarà turnover?
Pochi calciatori possono giocare ogni tre giorni. Alcuni hanno bisogno di riposare anche per crescere. Io cerco sempre di schierare la squadra migliore. Sicuramente un po’ di turn over ci sarà

Il Milan e il possesso palla. E’ vero che domina poco il gioco?
Ci sono tanti luoghi comuni. Il Milan è la squadra che dopo il Napoli fa più possesso palla ed è una di quelle che tira più in porta e subisce meno tiri dagli avversari. Lo dicono i numeri

 

Rodriguez rigorista?
Probabile

Hai trovato l’identità di questa squadra?
Siamo la squadra più giovane del campionato. Ma siamo solo all’inizio, in tutti questi cambiamenti ci sono alti e bassi su cui dobbiamo lavorare. Serve ancora una crescita tattica notevole rispetto ai nostri obiettivi ma siamo sulla buona strada. Ci sono tanti giocatori coinvolti nel progetto

In Serie A c’è grande differenza tra le big e le altre squadre: è davvero così?
Le squadre di vertice hanno fatto tutte un mercato importante quindi è normale che emerga un certo divario all’inizio. Ma andando avanti la competitività si alzerà e anche le altre faranno risultati.

A che punto è “l’inzaghizzazione” di Silva?
Lo vedo in miglioramento anche nell’approccio mentale. Lo vedo sereno. Le valutazioni vengono fatte in base a quanto è stato pagato e le aspettative sono alte ma lui è giovane e ha bisogno di adattarsi. Ha avuto un inizio importante e io sono soddisfatto del suo rendimento.

Kalinic è il perno dell’attacco?
E’ quello che ha più esperienza ma anche Cutrone è stato e sarà ancora il perno. Kalinic in questo momento dà più garanzie perché più esperto ma c’è bisogno di tutti.

Il Milan spesso segna nei primi tempi
E’ un dato che avrebbe valore se mantenuto nel tempo ma le partite si possono vincere anche nel secondo tempo

Bonucci e Biglia quanto sono importanti?
Ci aspettiamo molto da loro come da Zapata e Kalinic vista l’esperienza. Sono sempre un esempio anche nei comportamenti. Sono trainanti per i giovani. Non so quando e come li farò riposare.