Milan, Mihajlovic: “Il futuro a fine anno, Balotelli deve migliorare di testa”

Mihajlovic

MihajlovicSinisa Mihajlovic ha parlato ai giornalisti alla vigilia di Chievo-Milan. L’allenatore rossonero ha affrontato tutti i temi inerenti al Diavolo: queste le dichiarazioni raccolte da MilanNews.

Se il lavoro è stato più difficile rispetto ai risultati ottenuti: “Come faccio a saperlo? Io posso guardare le prestazioni che abbiamo fatto e per quanto abbiamo creato ci mancano dei punti, ma è anche colpa nostra. Spesso succede e in questo modo diventa tutto più difficile. Non ti so rispondere alla domanda, perchè io lavoro sempre in un certo modo e i ragazzi si allenano sempre bene. I risultati sul campo penso siano diversi dagli ultimi 2-3 anni. Ho letto l’intervista di Maldini e credo abbia spiegato bene la situazione. Penso si capisca anche da fuori che è stato fatto un certo tipo di lavoro e che il Milan sia migliorato, anche se abbiamo ampi margini di miglioramento”.

Se c’è un calo fisico: “Aveva ragione Guardiola dicendo che quando si perde in Italia è sempre un problema di condizione fisico. Non si può cambiare versione in base al risultato. Secondo i dati che ci arrivano la squadra ha corso quasi come in tutte le partite precedenti. Sono giocatori che giocano quasi sempre e spendono molto e magari non sono freschi. Tanto è vero che a quelli che hanno giocato di più in settimana ho dato un giorno di riposo. Purtroppo non ho cambi in certi ruoli senza mantenere inalterata quantità e qualità. Honda e Bonaventura giocano sempre e sono fondamentali. Cerchiamo di gestirli bene in settimana per far sì che siano freschi in partita”.

Su Bertolacci e sul ruolo: “E’ stato sfortunato perchè ha avuto 2-3 infortuni all’apice del suo rendimento e poi doveva riprendere. Certamente non è facile ripartire da zero. E’ un giocatore importante che abbina bene qualità e quantità. Se dovesse giocare con il 4-3-3, anche nel suo passato l’ha fatto. Vediamo, abbiamo Locatelli, che mi sta sorprendendo. E’ un giocatore che forse ancora oggi non è ancora pronto come intensità, ma per intelligenza sarà certamente il futuro del Milan. Tra qualche settimana sarà pronto anche lui, si sta adattando bene ai nostri ritmi, tiene botta e migliora di allenamento in allenamento. Diventerà una risorsa importante”.

Sulla coppia centrale di difesa: “Stanno tutti e tre bene, sceglierò di partita in partita. Settimana scorsa ho scelto Alex e Zapata perchè i loro attaccanti erano veloci. Domani forse cambierò, ho già deciso, sempre pensando che sia una scelta giusta”.

Se si rimprovera qualcosa dall’inizio stagione: “Sicuramente ho sbagliato – continua Mihajlovic – tutti quelli che lavorano sbagliano. L’importante è che le mie idee e le mie scelte fossero per il bene della squadra. Io come allenatore cerco di mettere in campo gli undici che in quella partita possano darmi le maggiori garanzie. Poi magari si sbaglia. Non ne faccio una questione di antipatie o simpatie, sempre per il bene della squadra”.

Su Balotelli e i margini di miglioramento: “Dipende da lui, noi lo vogliamo aiutare tutti. Uno, però, deve aiutarsi innanzitutto da solo. Deve cercare di essere più presente e fare con continuità ciò che gli viene richiesto”.

Sul problema psicologico di Balotelli: “Lui è da due mesi che si allena regolarmente quindi fisicamente penso stia bene. Ho chiesto a lui e allo stesso Menez di fare delle cose e loro le fanno una volta sì e quattro no e non ce lo possiamo permettere. Menez magari per le condizioni fisiche, Balotelli perché – dice Mihajlovic – non riesce magari a mantenere la concentrazione. Non voglio paragonare Mandzukic a Balotelli, perchè hanno diverse caratteristiche, però potevano fare di più in fase di non possesso. Le mie scelte sono sempre per il bene del Milan”.

Se sarebbe un’ingiustizia non essere confermati: “Io ho la coscienza pulita e vado a testa alta, al di là di quello che possa succedere, però non è una scelta che dipende solo da me. Aspettiamo a fine stagione, che posto avremo e la finale di Coppa Italia e poi si deciderà”.

Sull’eventuale cambio modulo: “Se dovessimo cambiare, in campo scenderanno solo quelli al 100%. Quelli che non stanno bene fisicamente entreranno a partita in corso in base ai minuti che hanno nelle gambe. Questo modulo l’abbiamo utilizzato per qualche partita dopo la sconfitta di Napoli. L’ho detto ai miei ragazzi ieri, i moduli contano relativamente, basta guardare lo spirito della Juventus di ieri sera dopo aver vinto 4 Scudetti consecutivi. E’ una squadra che è una spanna sopra gli altri per l’atteggiamento. Mandzukic e Dybala e tutti gli altri fanno un grande lavoro di sacrificio. Questo deve essere un nostro obiettivo, in base alle caratteristiche dei nostri giocatori”.

Sulla partita con il Sassuolo: “Nei primi 25 minuti abbiamo fatto bene e creato occasioni, poi dopo il gol ci siamo sfilacciati e abbiamo perso le misure. Questo non deve succedere. Uno dei motivi è che in campo ci sono mancati due giocatori dal punto di vista caratteriale fondamentali come Abate e Montolivo. Poi abbiamo analizzato anche i motivi per cui è successo, non eravamo tutti al 100%. Dobbiamo evitare gli stessi sbagli”.

Sulla condizione di Balotelli e Boateng: “Io penso che Balotelli come condizione ci possa anche stare, però credo che dal punto di vista psicologico non sia ancora a posto. Deve migliorare di testa, ma quello è sempre stato il suo problema”.

Sull’apprezzamento dei giocatori e dei tifosi e se sente la stessa vicinanza da parte di Berlusconi: “Sicuramente mi fa piacere, ma io non ho mai avuto problemi con i giocatori perchè ho sempre dato e ricevuto lealtà e rispetto. Io vado avanti per la strada e cerchiamo di fare più punti possibili. Berlusconi? Penso che mi abbiate fatto più domande su questo che su aspetti tecnico-tattici del Milan e secondo me non è sano. So che è successo anche con gli allenatori passati. Io dipendo dai risultati e dal lavoro svolto, come tutti gli allenatori del mondo. Ogni conferenza stampa rispondere 2-3 domande sul rapporto tra me e Berlusconi, solo qua c’è questa fissazione. Ieri ci siamo salutati, abbracciati, anche baciati. E’ stato un incontro sereno, come sempre, non c’è alcun tipo di problema”.

Sull’incontro con Berlusconi e la frase al tifoso: “Il mio rapporto con il presidente è sempre buono e – continua Mihajlovic – abbiamo parlato dell’ultima partita e di quella di domenica. E’ una risposta normale quella data al tifoso, perché ho un contratto per un altro anno, io vorrei restare, però dipende dalla valutazione che verrà data al mio lavoro a fine anno, come per tutti gli allenatori. Non vedo perchè si deve montare per una mezza frase tutto sto casino”.

Sul cambio di modulo: “Abbiamo un altro allenamento quindi – spiega Mihajlovic – non so ancora quale modulo sceglierò, però domani scenderanno in campo solo chi è al 100% e chi entrerà dovrà dare il massimo e essere decisivo a partita in corso. Per il nostro tipo di gioco è necessario avere giocatori al 100%. Non è una punizione”.

Su Poli: “E’ un esempio per tutti lui”.

Sulle prossime partite: “Mi dispiace che dopo una partita storta sia ricominciato il solito tran tran sul mio futuro. So come funziona il calcio e sono sereno, anche se non è mai sano passare da un estremo all’altro. Il nostro campionato non è finito, mancano 30 punti e abbiamo 5 squadre davanti a noi. A me e alla squadra – conclude Mihajlovic – il sesto posto sta stretto”.