Debacle Diavolo a San Siro. Leao e i suoi poco brillanti, con poca grinta, se non la rabbia finale che porta addirittura a due esplosioni (Theo e Calabria). Risultato? Sesto derby consecutivo perso e Inter che festeggia la seconda stella in casa del Milan. Basterebbe questo a raccontare il momento da incubo che si vive nell’universo rossonero. Quel che è sicuro è che la serata di ieri, con i nerazzurri che hanno vinto l’ennesima stracittadina con il risultato di 2-1, ha segnato la fine del ciclo di Stefano Pioli sulla panchina rossonera, come suggerisce questa mattina la Gazzetta dello Sport.
Pioli arrivato al capolinea: scende dal treno Milan con le ossa rotte
Quella di ieri è stata una prestazione che ha sancito un aprile terrificante per il Diavolo e una stagione molto deludente, specialmente quando si sono presentati i big match veri e propri nei quali i rossoneri hanno steccato. Il divario di 17 punti in classifica con l’Inter si è visto tutto e anche i limiti tattici e tecnici di una squadra, il Milan, arrivata frustrata all’impegno di ieri. Pioli ha riprovato a dare qualche certezza ma anche le scelte di ieri si sono rivelate sbagliate: come con la Roma, i rossoneri hanno perso di colpo tutte le certezze e neanche i giocatori più rappresentativi son stati in grado di invertire la rotta. E alla fine i rossoneri, nervosi con due espulsioni, hanno dovuto assistere alla festa dei cugini in casa propria. Ora il club rossonero dovrà ripartire ma non lo farà con Stefano Pioli, il cui ciclo è arrivato al capolinea. L’allenatore, che verrà lasciato lavorare fino a fine stagione anche per rispetto e riconoscenza di quanto fatto a Milanello in questi anni, ha comunque rimandato ancora una volta le domande sul suo futuro a fine partita: “Ciclo finito? Onestamente non lo so. Io qui sto bene, lavoro bene, credo che questa squadra abbia margini di miglioramento. Ora finiamo la stagione e poi faremo tutte le valutazioni possibili“.
Ora il pallone passa nei piedi di Gerry Cardinale. Come detto, Pioli rimarrà sulla panchina rossonera fino al termine della stagione: l’allenatore ha ammesso che una sconfitta così fa molto male ma allo stesso tempo la società gli riconosce un lavoro negli ultimi anni che ha riportato il club a essere competitivo in Italia e in Europa. Intanto però, sperando di consolidare il secondo posto quanto prima, si inizia a cercare il prossimo allenatore del Milan. Sono già stati avanzati diversi nomi e profili nei giorni scorsi ma nessuno ancora di definitivo e questo perchè l’ultima parola la avrà Cardinale. Ieri l’amministratore delegato Furlani si è presentato ai microfoni di DAZN, nel post partita, e ha detto: “Per come lavoriamo noi sulla parte sportiva le persone che riportano a Cardinale sono Moncada, Ibrahimovic e io. Gerry prenderà sempre la decisione finale“. Ed ecco che il proprietario del Milan, ieri presente a San Siro, ha già avuto modo di parlare con i suoi dirigenti ascoltando le prime ipotesi di nuova guida tecnica. Le consultazioni continueranno anche nei prossimi giorni, in presenza e a distanza, ma alla fine l’ultima parola spetterà a lui per far sì che si possa aprire un ciclo vincente e in grado di ridurre il gap con questa Inter, oggi lontana 17 punti e con una stella in più sul petto.