Il Milan torna dal “Matusa” con tre punti in tasca, al termine di una partita combattutissima. Il primo tempo in realtà ha visto il gruppo di Mihajlovic commettere i soliti errori, e lo svarione difensivo tra Alex e Romagnoli ha concesso il vantaggio al Frosinone. Nella ripresa invece si è vista un’altra squadra, più convinta e determinata. È stato proprio il coraggio a premiare i rossoneri a fine gara con il punteggio di 2-4. Il gol del pareggio di Abate ha dato la carica agli uomini di Sinisa, che sulle ali dell’entusiasmo ne hanno realizzati prima altri due con Bacca e Alex, poi dopo la solita dormita su calcio piazzato e il gol di Dionisi, hanno saputo reagire una seconda volta, infilando per la quarta volta Leali, con Bonaventura. La partita era assolutamente da condurre in porto, visto i due pareggi consecutivi con Hellas Verona e Carpi, il Milan non poteva permettersi l’ennesimo passo falso.
Certo, forse c’è un po’ di rammarico per quei punti persi contro le ultime squadre del campionato, ma come ha anche ribadito Galliani “la vittoria di Genova in Coppa Italia, è stata una svolta importante per questo gruppo, che adesso è più unito che mai”. D’altronde il Milan non vinceva la gara prima di Natale da tre anni, ed è anche la prima volta quest’anno che la squadra rimonta dopo essere passata in svantaggio.
Il Mian non ha raggiunto ancora la sua reale dimensione, può fare molto di più e nel girone di ritorno si dovrebbero vedere dei meccanismi più delineati, dopo aver capito che il modulo adatto alla squadra è il 4-4-2. Proprio in questo senso il mercato sarà improntato alla ricerca di rinforzi per migliorare l’attuale sistema dii gioco, anche se Galliani smentisce l’arrivo di un big, o meglio “un big arriva solo se parte un big” testuali parole dell’amministratore delegato rossonero. Sicuramente il primo ad arrivare sarà Boateng, la prima cessione sarà quella di Suso, ma è solo l’inizio.