Milan, la maledizione della numero 9: nessuno come Inzaghi

Inzaghi

Non c’è pace per l’attacco rossonero, che anche quest’anno è finito sotto la lente di ingrandimento di tecnico, società, tifosi e critici. Kalinic e André Silva i più deludenti ma la nota lieta è sicuramente il baby bomber Cutrone. Il testimone di Pippo Inzaghi ancora non la ha raccolto nessuno.

Inzaghi e la 9

Quando Pippo Inzaghi indossava la sua casacca numero 9 e si preparava per scendere in campo, la Curva Sud si preparava per esultare. Il bomber rossonero era l’incubo delle difese avversarie, pronto a scattare sul filo del fuorigioco ed insaccare la palla alla spalle del portiere. Attaccante atipico con il vizio del gol, l’unico temuto anche dallo Special One alla guida dei Galacticos. Ma da quando lui ha deciso di dare l’addio al calcio giocato quella maglia non ha più trovato un padrone.

La 9 non è più una garanzia

Sono in tanti ad essere caduti sotto il peso del numero 9. Dopo SuperPippo hanno scelto quella stessa casacca – nell’ordine – Alexandre Pato nella stagione 2012/2013, Alessandro Matri nel 2013/2014, sei mesi ciascuno nella stagione successiva Fernando Torres e Mattia Destro. Nel campionato 2015/2016 la ha scelta Luiz Adriano nella sua non fortunata avventura sotto la Madonina. Nuovo padrone per la 9 nella stagione appena conclusa con André Silva, gioiello portoghese, che ha scelto la casacca che fu di Inzaghi per il suo debutto in Serie A. In campionato gli è servito più di un girone per mettere a segno la sua prima rete e il bottino alla fine non si è incrementato tanto di più.

6+3

Ma c’è speranza per il futuro e ha il nome di Patrick Cutrone. Il baby bomber del Milan, esploso – anche un po’ a sorpresa – in questa stagione “rubando” il posto ai più quotati Kalinic, André Silva e anche a Fabio Borini, ha scelto la maglia numero 63 per il suo esordio nella massima serie. E, alla fine del suo primo campionato tra i grandi, sono 10 le reti segnate. C’è chi già vede in li l’erede disegnato mentre il maestro, Pippo Inzaghi, già lo incorona: “Mi piacerebbe un giorno indossasse la 9”. In fondo 6+3=9, le buone premesse ci sono tutte.