Le ultime stagioni per interisti e milanisti, sono state prive di soddisfazioni. Dopo aver vinto Scudetti e Champions, le due milanesi sono piombate in basso, sommerse dai debiti e con progetti poco convincenti. Se l’Inter, con l’avvento di Thohir e il ritorno di Mancini in panchina, ha già dimostrato chiaramente di voler tornare ai livelli che gli spettano, diversa è la storia del Milan, che si trova ancora agli albori di quella che potrebbe essere una ricostruzione epocale.
Dopo i fallimenti delle gestioni Allegri, Seedorf e Inzaghi, sarebbe stato semplice per Berlusconi lasciare la “barca alla deriva” nelle mani di un miliardario straniero, ma il presidente ha, invece, deciso di rilanciare, supportato come sempre dal fido Galliani. Dopo il no di Ancelotti, si è deciso di puntare su Sinisa Mihajlovic, un carismatico, certamente capace di ridare un’anima ad una squadra distrutta. Ma l’allenatore non basta. Per ritornare tra le grandi, dopo anni di acquisti in prestito o a parametro zero, bisognerà tornare ad investire e puntare dei giocatori di medio-alto livello in grado di far fare un primo salto di qualità ad una rosa mediocre. Non appena Mihajlovic porrà la sua firma sul contratto, Galliani si potrà scatenare sul mercato, così da dare inizio al primo step della rinascita rossonera.
Il progetto Inter, invece, è già avviato da tempo. Mancini, a poco a poco, vuol far ritrovare la mentalità vincente alla sua Inter. Lavoro non semplice, dato che a disposizione si ritrova una folta schiera di giocatori arrivati nel post-triplete, che di trofei in bacheca se ne ritrovano ben pochi (ad esclusione del solo Vidic). Per questo, Ausilio è già in azione per individuare un adeguato mix tra potenziali fuoriclasse e campioni già affermati. Accontentare le richieste di Mancini non sarà semplice, ma anche se non dovessero arrivare quegli 8-9 giocatori richiesti, quest’Inter avrà comunque la certezza di poter ripartire da giovani di assoluto valore come Icardi e Kovacic e pedine d’esperienza come Handanovic ed Hernanes.