Ma che bel Derby

Un pareggio spettacolare tra Milan e Inter

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Milan Inter

Milan – Inter, un super derby

Ha avuto bisogno dei minuti di recupero l’Inter di Simone Inzaghi per pareggiare una partita stregata. Sarebbe stata la terza sconfitta stagionale contro il Milan: troppo da digerire per una squadra a livelli top come non mai e competitiva su ogni fronte. Eppure proprio nell’anno in cui il Milan vive una delle stagioni più ambigue degli ultimi anni, e dove viene dato sistematicamente per sfavorito in ogni big match (figurarsi il Derby milanese) nella partita di ieri sera ha ulteriormente confermato di essere lo spauracchio ufficiale dei Neroazzurri. Lo smacco della Supercoppa Italia di Riad è ancora cocente, e anche quest’ultima Stracittadina ha detto chiaramente che c’è qualcosa nella formula rossonera che inibisce una delle squadre più in forma della stagione. E se gli dei del calcio saranno propizi potrebbe non essere l’ultimo derby dell’anno (vedi la Champions) e i tifosi interisti sono legittimati a qualunque gesto apotropaico.

Tra santi e reliquie

Il palo alla sinistra di Maignan verrà certamente conservato come nuova reliquia a Sant’Ambrogio perché ieri per tra volte ha impedito il pareggio degli ospiti, e le possibilità che lo stesso portiere francese venga fatto santo non sono poi così remote. Mettiamoci poi anche il rigore contestato su Thuram e gli elementi per definire la serata stregata dal punto di vista interista ci sono tutti. Ma attenzione a perdersi il punto di vista opposto. Il Milan vede sfumare altri tre punti quasi insperati contro gli acerrimi rivali nei minuti finali, e non solo di per sé la dinamica comporta la frustrazione di non aver saputo gestire la partita per qualche minuto in più, ma la squadra avrebbe anche potuto chiuderela con il raddoppio nei numerosi contropiedi avuti nel secondo tempo. Il pareggio è un risultato sacrosanto, ma se è vero che non esiste due senza tre, a pochi minuti dal fischio finale sembrava di vedere lo stesso film dei precedenti incontri stagionali.

Buona la prima

Tra antipodi e antitesi di due suadre che hanno vissuto una partita agli estremi opposti c’è però un fattore comune. Ieri abbiamo assistito a una partita che ha esaltato due nuovi nomi per parte. Walker per i Rossoneri ha fornito quell’equilibrio e quella solidità che solo l’esperienza ti possono garantire. Il palleggio dal basso del Milan è già nettamente rinforzato, e tenendo conto che trattasi di un giocatore appena sbarcato nel pieno del mercato invernale il meglio deve ancora venire. In attesa del nuovo attaccante (ieri solo in tribuna) Gimenez, capiremo col tempo la rilevanza dei nuovi innesti. La controparte Nerazzurra ha ancora più risalto perché Zalewski è addirittura subentrato in partita, determinandola direttamente. Suo l’assist del pareggio, e sua la nuova inerzia offensiva portata in campo sin dai primi passi sul verde di San Siro. Inzaghi per lui ha solo parole al miele (contrapposte al fiele per il rigore a suo dire non visto dagli arbitri).

Non tutti i pareggi vengono per nuocere

Un pareggio giusto che lascia l’amaro in bocca a entrambe le compagini. Il Milan perché aveva la vittoria in tasca a due minuti dal fischio finale, all’Inter perché sfuma la vendetta post Riad. Ma entrambe possono consolarsi per motivi differenti. Fronte Inter il pareggio di poche ore seguenti del Napoli contro la Roma evita il pericolo fuga Scudetto dei partenopei. Sponda Milan il pareggio contro i cugini è comunque una iniezione di ottimismo in tempi turbolenti.

Spettacolo al Meazza

Per il pubblico rimane una certezza: abbiamo visto una grande partita. Nessun calcolo, nessun timore reverenziale. Milan e Inter si sono affrontate a viso aperto con intensità e rabbia agonistica. Lo spettacolo ne ha giovato e possiamo dire di aver visto un bel derby!

Chissà se sarà l’ultimo di stagione….