Milan, il testimone passa a Mr. Bee

170

Berlusconi

Una stretta di mano a sancire un patto importante. Silvio Berlusconi apre alla Thailandia con Mr. Bee Taechaubol che diventa l’uomo del possibile rilancio rossonero. I dettagli della trattativa non sono ancora scritti. C’è un patto e una firma per l’accordo, ma ancora ci sarà da limare su alcuni dettagli che riguardano principalmente di quanto sarà la percentuale che verrà acquisita dal broker.

Una svolta comunque epocale per il Milan, che accoglie soldi pesanti dal tycoon. Una giornata concitata quella del primo maggio, non solo per l’apertura dell’Expo e per i disordini dei black bloc, ma anche per le voci che si sono rincorse sulla trattativa tra il broker tycoon e Silvio Berlusconi. Un presunto incontro ad ora di pranzo presso la Villa di Arcore sembrava l’epilogo alla fine della trattativa, ma il telefono di Mr. Bee non ha squillato e l’uscita dall’hotel è servita solo per recarsi a pranzo con il suo entourage. Il ritorno in hotel, ancora in attesa di buone nuove da casa Berlusconi, ma le ore scorrono veloci e il pessimismo nei confronti del buon esito si fa sempre più crescente. Fino alle 17, minuto più minuto meno, quando arriva una telefonata di Berlusconi a Taechaubol per concludere il tutto Sabato ad ora di pranzo.

Una buona chiusura quella tra il patron e il tycoon, fortemente spinta da Adriano Galliani, che col cambio di proprietà continuerà comunque ad essere uno dei pilastri del nuovo Milan targato Mr. Bee insieme a Barbara Berlusconi e al ritorno quasi certo di Paolo Maldini. Si parla della cessione della maggioranza di quote (nei prossimi giorni il discorso verrà comunque approfondito) con Berlusconi che avrebbe posto come condizione obbligatoria l’investimento di grosse quote nel mercato. Quote che si aggirano intorno ai 70 e ai 100 milioni di euro, con Adriano Galliani che grazie alle sue qualità potrebbe tornare ad essere il condor dei tempi migliori. Solo questo? No, perché oltre all’appoggio delle banche che si celano dietro alla figura di Taechaubol (ADS e China Citic Bank) e che gli danno una grande solidità finanziaria, c’è anche la Doyen Sport, fondo di investimento che ha dalla sua la procura di numerosi giocatori.

Si potrebbe creare così un fil-rouge tra il Milan e la Doyen, con quest’ultima che farebbe da tramite per diversi giocatori di sua proprietà per facilitarne il passaggio in rossonero. Dalle suggestioni Falcao e Felipe Anderson, a Kondogbia del Siviglia fino a Ibrahimi del Porto e Gabriel Barbosa del Santos (attaccante classe 1996,che potrebbe rientrare nell’affare Robinho). Messo nero su bianco l’affare tra Berlusconi e Bee Taechaubol, sarà poi tempo di pensare a chi affidare il nuovo corso del Milan targato Thailandia. Per il momento, i pochi indizi portano a Luciano Spalletti, ex tecnico dello Zenit San Pietroburgo e che da anni ormai viene accostato alla panchina rossonera. Non solo il tecnico toscano però, perché i nomi sono tanti e riguardano anche Lopetegui del Porto ed Emery del Siviglia (anche loro sotto la Doyen Sport). Klopp del Borussia Dortmund resta sullo sfondo, con la doppia suggestione che porta a Pep Guardiola o ad un clamoroso ritorno di Carlo Ancelotti.