Milan, il punto di Leonardo: “Bonucci vuole andar via, vedremo… Gattuso resta”

Milan, la conferenza stampa di Leonardo – Il nuovo dirigente milanista si presenta e fa il punto sul momento dei rossoneri, dal futuro societario al mercato. Si è parlato ovviamente anche del futuro di capitan Bonucci e del tecnico Gattuso. Di seguito la conferenza stampa del nuovo direttore tecnico dei rossoneri come riportata da sportmediaset.

LEONARDO PARLA DI BONUCCI E GATTUSO

Prime sensazioni e obiettivi
“Avrò un ruolo legato alle partite, alla squadra e ai risultati. Ho visto un grande interesse per il calcio. Una struttura di gente giovane e capace, che ha tanto voglia di fare. Sono contento anche per come mi hanno scelto. Hanno fatto uno studio di mercato per realizzare quello che vuole la proprietà e poi c’è stato un percorso fino ad arrivare alla decisione di lavorare insieme. Ci sono tante cose da mettere in pratica. E’ un inizio e abbiamo bisogno di tempo. Rientrare qui dopo nove anni e incontrare alcune persone è già valsa la pena”.

Bonucci e la Juve
“In verità non ho incontrato solo la Juve. Sono arrivato durante il mercato e in ritardo. C’era l’obbligo di riprendere tanti rapporti. Siamo legati al Financial Fair Play. Non sarà un mercato folle. Sarà un mercato saggio, intelligent e moderato. SIa per quello che riguarda il tempo, sia per quanto riguarda i conti. La situazione Bonucci parte da un suo desiderio. Vedremo se è un’operazione che si può fare. Parte tutto da un’idea sua sensata e tranquilla. Da lì abbiamo iniziato a parlare con la Juve. Poi vedremo se sarà possibile o no. I giocatori si confrontano spesso con il club. Bonucci è il capitano e sa cosa rappresenta in questo momento. Vedremo cosa succederà in sintonia e armonia. Non è detto che vada via, non è detto che stia”.

Accusato di essere un traditore
“Rispetto le posizioni, se c’è da discutere i sentimenti è perché ci sono stati. E’ comprensibile. L’ho vissuto al momento del mio passaggio all’Inter, capisco e lo rispetto”.

Capitolo cessioni e valore della rosa
“La squadra è sempre il risultato di una serie di fattori. Negli ultimi anni ci sono stati tre proprietari. E ogni volta ciascuno ha idee e stili diversi e la squadra subisce questi cambiamenti. Detto questo, la scorsa stagione nelal seconda parte dell’anon ha fatto buoni risultati, dimostrando la qualità di alcuni giocatori. Poi ci sono giocatori che sicuramente avranno meno spazio e vedremo cosa fare. Sicuramente ci saranno delle cessioni”.

Higuain-Morata
“Ogni acquisto ha una formula diversa. Con il Fair Play che incombe, non penso che sarà possibile fare un grande investimento o un grande colpo. Negli ultimi anni ingaggi e trasferimenti sono raddoppiati e questo non ci aiuta”.

Obiettivi
“Mi mancano ancora tante informazioni, soprattutto dal settore giovanile. La società detterà la linea e la sua identità di gestione, poi tutto dovrà influenzare tutto il club. QUesta squadra ha già un’identità. E poi alcuni giocatori saranno qui per il secondo anno di fila e potranno fare meglio. Poi vedremo se fare degli innesti”.

Gattuso
“Il mio punto di vista è condiviso sempre con la società. Rino è stato il primo ad essere confermato da Elliot. Non se n’è mai discusso. Sento parlare di Conte ed è normale che si parli di allenatori importanti liberi. Nessuno però ha mai parlato con Antonio. Gattuso è un uomo di Milan ed è cresciuto come allenatore”.

Gli ingaggi
“Gli ingaggi di oggi sono molto pesanti, vanno ad incidere sui trasferimento. Questo diventa un grosso problema, hai un grande peso sul bilancio. Questi parametri rendono più difficile l’inserimento di grandi nomi”.

Il momento del club
“Metto al primo posto il futuro, è un orgoglio essere stato scelto per riportare il Milan ai suoi livelli. Mi ha fatto pensare molto, passa un film nella testa, devo solo ringraziare, è un grande privilegio avere un’opportunità così”.

Reina-Donnarumma
“Al momento non sono arrivate offerte per loro. E’ una coppia equilibrata. Donnarumma è di grande proiezione e Reina ha grande esperienza. Pensi sia facile gestirli per Gattuso. Detto questo, se arrivano proposta, valuteremo. Non sono ancora riuscito a parla re con tutti per capire le loro intenzioni”.

Le richieste di Gattuso
“Il piano del mister è un piano che condivido. Appena cominciamo con il mercato vedremo come si incastreranno le questioni”.

Maldini in società?
“Una società ha lo stile della proprietà, non dei dirigenti. Io ricevo delle linee guida di progetto ed eseguo. Paolo è un grande amico e penso che rappresenti la storia del Milan insieme alla sua famiglia. E’ un valore unico, enorme. E se sarà vicino a noi e con noi, sarà molto bello”

Colpi di mercato
“Per fare colpi come Kakà, Thiago SIlva, Verratti, occorre seguirli per almeno un anno e mezzo. Ora però non abbiamo tempo ed è diffile mettere in piedi un progetto per un giovane capace di esplodere”.

Kalinic e André Silva
“C’erano tante trattative in corso e ho ripreso in mano le questioni già avviate. Per Kalinic non c’è solo l’Atletico Madrid. Stiamo parlando, ma ancora non c’è niente vicino a un accordo. Per André SIlva la situazione è diversa. E’ giovane e promettente. Va studiato attentamente e dovremo fare una scelta da curare bene”.

La gerarchia del calcio italiano
“Sono andato via io e la Juve ha vinto tutto… La Juve è al massimo della sua staoria e continua a rafforzarsi, puntando la Champions League. E’ un’egemonia importante, ma dietro i bianconeri ci sono squadre che si sono rafforzate e cresciute come Napoli, Inter e Roma. Anche la Lazio ha fatto bene. Il campionato italiano è tornato molto competitivo. E’ un segnale anche per noi, che dobbiamo tornare a far parte del gruppo di elite per tornare in Champions”.Direttore sportivo
“Un aiuto serve, perché ci sono tante cose da fare in poco tempo. La scelta delle persone però è importante e non voglio avere fretta. Lo stesso discorso vale per i giocatori. Cercheremo di fare cose sensate e strategiche”.

Locatelli
“E’ un ragazzo nato qua, è normale che fosse come un figlio. C’è un rapporto sentimentale e una parte più pratica. Bisogna vedere le intenzioni del giocatore, ma secondo me non ha concluso il suo percorso di crescita e se lo continuasse qua sarebbe meglio per tutti”.

Un segnale ai tifosi
“Il calcio è cambiato. Conti, programmi e Fair Play esiste. Quello che genera più guadagni è la Premier. Poi ci sono storia, tradizioni e legami con i tifosi. Il Milan ha avuto giocatori e dirigenti più importanti di me. Io sono il frutto della mia carriera da giocatore e credo che la mia scelta sia più professionale che emotiva. Sono comunque convinto che occorre investire sulla storia di questo club, cercando di coinvolgere persone importanti per i rossoneri”.

Settore giovanile
“Ci vorrà del tempo per conoscere meglio questa realtà. Sono stato legato all’ambiente, ma negli ultimi anni sono stato lontano dal club. Adesso la priorità è la prima squadra, poi vedremo il settore giovanile. L’obiettivo è produrre giocatori con il Dna Milan”.