Occhio a quei due. Nella partita valevole per il raggiungimento della semifinale di CoppaItalia il Milan è sul 2-1 contro la Roma, che ha appena accorciato. Tra gli spalti di San Siro aleggia un certo timore, perché se alla fine del primo tempo la doppietta di TammyAbraham dava l’idea di una partita già vinta, in quel momento il timore di vanificare il tutto è palpabile. SérgioConceição prende la decisione più coraggiosa e al contempo la più corretta, ovvero buttare nella mischia i due fiori all’occhiello del recente mercato invernale. Joao Felix e Santiago Giménez, sì proprio quei due che tutto lo stadio attendeva.
Il coraggio ripaga
La mossa è centrata perché il Milan ritrova coraggio, la Roma arretra il baricentro, e proprio da uno splendido assist del messicano nato a Buenos Aires e dal delizioso pallonetto davanti al portiere del portoghese nasce il gol che sigilla la vittoria sul risultato finale di 3-1. Il fatto che gli obiettivi dei fotografi abbiano immortalato in particolar modo questi due giocatori, non deve però far dimenticare gli altri nomi di un mercato di riparazione sontuoso, come Walker e il suggestivo nome di Sottil che ha giocato solo gli ultimi cinque minuti. L’inglese sin dalla sua prestazione contro l’Inter ha già fatto capire di che pasta sia fatto, e sull’esterno italiano bisogna rimandare il giudizio.
Un mercato rivoluzionario
Il giudizio è di fatto congelato per tutti, non possono bastare due partite o un esordio da fuochi d’artificio per stabilire se veramente questi innesti faranno la differenza in una stagione fin qui balbettante per il Milan. Una cosa però è comunque già evidente. La società rossonera ha rinnegato se stessa smentendo tutte le scelte estive. Allenatore, bomber, terzini, esterni, insomma un gennaio da lifting chirurgico che non può nascondere le crepe di una gestione fino ad ora fallimentare. Statisticamente i mercati di riparazione riparano appunto, ma non aggiustano i problemi endemici di una squadra. Chissà che questa volta i nuovi volti non possano invece diventare reali protagonisti di un nuovo Milan. Le potenzialità ci sono tutte, con un annesso effetto benefico per gli altri top player Rossoneri che ora saranno obbligati ad alzare il tasso qualitativo del loro calcio se non vogliono perdere il posto.
Un precedente non beneaugurante
Esiste però un precedente con curiose analogie. Un altro esordio per un attaccante sbarcato nel mercato di riparazione che fece sognare San Siro. Era il 29 gennaio 2019, quarti di finale di Coppa Italia anche all’ora. Avversario il Napoli e l’esordiente era il Pistolero. Ve lo ricordate Krzysztof Piątek? Brindò l’esordio con una doppietta e per tutti era il nuovo numero 9 della provvidenza tanto atteso. Sappiamo tutti come sia andata, e di come per un lungo periodo il ragazzo abbia dato la sensazione di poter essere un nuova icona da affiancare agli storici volti del Milan. Qualcosa col tempo è andato storto, e oggi il Pistolero è di fatto una meteora.
Il gioco del destino vuole che quella sera il Milan avrebbe poi incontrato in semifinale una vincente tra Lazio e Inter, proprio come quest’anno. I tifosi Rossoneri non ce ne vogliano né Felix né Giménez vivranno lo stesso destino, ne siamo certi.