Aria di rivoluzione in casa Milan; una parola, questa, accostata forse troppo spesso negli ultimi anni ai colori rossoneri. Si iniziò a parlarne dal giorno dopo le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva e quelle dello “zoccolo duro” composto da Nesta, Gattuso, Zambrotta, Seedorf e dallo stesso Inzaghi. Quest’ultimo, dopo aver fatto benissimo con la Primavera, ha conquistato la fiducia di Galliani e Berlusconi convintisi a portarlo in prima squadra proprio per dare una smorzata netta con l’impiego, più assiduo, di giovani talenti. Questo, però, non è accaduto, anzi: la cessione di Saponara, che all’Empoli di Sarri ha fatto faville con ben 7 reti e 4 assist, è una prova tangibile di questo insuccesso.
Il presidente rossonero ha di fatto salutato Inzaghi, ormai alle sue ultime due gare da allenatore del Milan, per iniziare una nuova ed ennesima rivoluzione sperando – come si suol dire – che sia “la volta buona”. Per il nuovo allenatore si fanno molti nomi, quattro in pole: si parla proprio di Sarri, che sarebbe forse il tecnico più adatto a ripartire da zero, poi Emery – che a Siviglia potrebbe giocare la Champions – , Montella e il sogno Ancelotti, in rottura col Real. Sul versante campo e formazione c’è da lavorare molto: i dirigenti rossoneri su ordine di Berlusconi stanno osservando giovani italiani come Bertolacci (accordo raggiunto col Genoa, manca quello con la Roma per l’altra metà del cartellino), Immobile, Valdifiori e Baselli. L’attaccante ex Torino non ha avuto molta fortuna in Germania e il Milan potrebbe essere una buona chance per la sua carriera; in più, tra le fila rossonere ritroverebbe la sua metà calcistica, Alessio Cerci, con cui in granata ha fatto benissimo. Per Baselli, centrocampista dell’Atalanta, c’è da vincere la concorrenza del Villareal che ha già offerto ai bergamaschi 6 milioni di euro.
In attesa di scoprire come sarà il Milan della prossima stagione, spostiamo l’attenzione al penultimo match di questo campionato contro il Torino di Ventura. Inzaghi dovrebbe confermare 10/11 della scorsa partita con il Sassuolo; l’unico cambio ci dovrebbe essere nel tridente offensivo con il rientro di Stephan El Shaarawy (in vantaggio su Suso e Cerci) insieme a Honda e Destro.
