Fassone avverte i rossoneri
L’ad del Milan Marco Fassone fa il punto della situazione in casa Milan ai microfoni de La Stampa. Il dirigente milanista parla a tutto tondo, dal possibile esonero di Montella ai problemi finanziari in caso di mancato accesso alla prossima Champions League.
Le parole di Fassone come riportate da fcinternews:
“Nessuno aveva pensato che con una squadra così rinnovata non ci sarebbero stati problemi, ma di sicuro siamo indietro rispetto ai programmi. Quanto? Di 5-6 punti – spiega l’ad rossonero -. L’obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per tutto il girone di andata, assestarci e dare la scalata alla zona Champions nel ritorno. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare. Senza il quarto posto, troveremmo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti con la cessione di uno-due top player”.
Vincenzo Montella rischia l’esonero? “È stato scelto da noi – ribadisce Fassone – e ha tutta la nostra fiducia. Panchina a rischio in caso di nuova sconfitta? Inutile ragionare sui ‘se’ e sui ‘ma’, qui dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita. Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo. Il Milan è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi. Siamo tutti a tempo. Compreso il sottoscritto. Montella-Mirabelli? Non si è strappato niente. Stiamo tutti dalla stessa parte”.
Poi l’ex dirigente dell’Inter si sofferma anche sugli altri temi caldi: Bonucci e il FFP: “Bonucci sta pagando come tutti la situazione generale – spiega Fassone -. Il Fair Play Finanziario con la Uefa? A luglio i nostri progetti erano frecce tracciate sui fogli di carta. Ora è tutto più definito. Siamo fiduciosi. Noi come l’Inter di Suning? No. Loro hanno un approccio commerciale diverso: sfruttare il proprio marchio e abbinarci quello dell’Inter. Il nostro lavoro partirà dal basso, un lavoro con gli istituti scolastici governativi compatibile con il modello didattico cinese”.