Milan, i conti non tornano. Yonghong Li, castello di sabbia?

Aubameyang

Mila, quando i conti non tornano

In estate in molti erano pronti a scommettere sul nuovo Milan, un mercato apparentemente faraonico e il patron Yonghong Li che vinceva a mani basse il particolare derby tutto cinese con Zhang e il gruppo Suning. Applausi, grandi proclami e colpi di mercato a sorpresa come quello di Bonucci mentre i cugini nerazzurri restavano fermi al palo. Un futuro a tinte rossonere? Così sembrava, in poco tempo invece è calato il buio. Risultati negativi in campionato, qualche ko di troppo ed inatteso e le voci sul futuro societario non troppo incoraggianti.

Strada in salita per i rossoneri

Come riporta libero.it i conti del Milan sembrano non tornare, e il piano della nuova società rischia di crollare come un castello di sabbia. I tifosi rossoneri e gli amanti del calcio italiano si augurano ovviamente di no, ma la strada sembra in salita.

Questo quanto riporta libero: “Il magnate cinese con un patrimonio stimato intorno ai 500 milioni di euro, ha deciso di acquistare il Milan con un’operazione da circa un miliardo, era consapevole di avere un sentiero abbastanza stretto e impervio davanti a sé. Il primo tornante, quello più impegnativo, prevedeva il sostegno di potenziali investitori di Pechino. La seconda curva, non meno pericolosa, puntava sull’allestimento di una squadra che gli consentisse di arrivare con relativa tranquillità in Champions League. Mentre la terza svolta a gomito riguardava la creazione di un sistema di academy in Asia capace di generare un flusso di cassa costante da un centinaio di milioni all’anno. Bene, mai come in questo momento possiamo dire che il cammino di Mister Li è sull’orlo di un precipizio. Il 18 ottobre c’è il Congresso del Partito Comunista cinese e monta l’attesa per le decisioni sugli investimenti all’estero. Ci sarà la stretta tanto temuta dai nuovi proprietari del Milan? Secondo quanto ha appreso Libero da fonti vicine all’operazione, non solo ci sarà un taglio della liquidità portata fuori dai confini nazionali, insomma addio a nuovi soci dagli occhi a mandorla, ma il governo cinese sarebbe pronto a chiedere ai principali finanziatori del proprietario del Milan di rientrare dall’operazione riportando a casa i soldi versati per l’acquisto dei rossoneri da Silvio Berlusconi”.