Milan, Maldini si presenta: ”La responsabilità è elevata. La presenza di Leo è stata fondamentale, le persone fanno la differenza”

Maldini

MALDINI IS BACK HOME – Il percorso intrapreso da Elliot per rilanciare il Milan non è fermo solamente al mercato calciatori ma, come confermato dalla posizione affidata all’ex PSG Leonardo, è volto alla strutturazione di una società solida anche, e soprattutto, dal punto vista dirigenziale.
L’intervento via Twitter di Paolo Condò sintetizza alla perfezione l’importanza della figura di Maldini in società: ‘’Il ritorno di Paolo è il definitivo marchio di qualità sulla nuova gestione. Vincerai e perderai come logica dello sport, ma portando con sicurezza sulle spalle il peso e la gloria di quel nome: Milan’’.
A distanza di 9 anni dall’addio al calcio giocato, la leggenda rossonera Paolo Maldini torna finalmente a casa nei panni di Direttore Sviluppo Strategico Area Sport.

”La ragione per cui oggi ci vediamo è ottima. L’arrivo di Paolo è una pietrona nella costruzione del Milan che abbiamo in mente e che vi abbiamo esposto il 21 luglio”, così il Presidente Scaroni ha introdotto l’ex capitano. ”Il ruolo di Maldini è sintetizzato da titolo: supporterà il Milan nella strategia dell’area sportiva”.
Visibilmente emozionato, lo storico numero 3 ha analizzato le tappe che lo hanno (ri)condotto alla base: Non ho mai detto di no senza prima parlare con le varie proprietà. Tanto con Berlusconi che con la società cinese sono giunto alla decisione di non collaborare con loro. Ora la situazione è diversa: Leonardo e i proprietari mi hanno esposto il progetto e l’ho accolto. Le persone fanno la differenza. Io e Leo siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Ci occuperemo tanto della prima squadra quanto del settore giovanile, senza dimenticare mercato e rapporti con l’allenatore”.

IL PESO DELL’INCARICO

”La responsabilità è elevata. È bellissimo poter tornare nel club in cui mio padre era capitano, in cui i miei figli hanno giocato e in cui io stesso ho realizzato la mia carriera sportiva. La società è seria. Non ci saranno spese pazze per questioni di FFP. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Ho solamente salutato Gattuso, avremo modo di parlare più approfonditamente. Cercheremo di migliorare la squadra, da qui a fine mercato qualcosa faremo. A 50 anni posso dare tanto ma  devo anche imparare. Alla base del mio ritorno c’è l’amore per questo club, non potevo sognare niente di meglio”.

MILINKOVIC? RIMARRA’ UN SOGNO

”Quali nomi per il mercato? Compatibilmente con Il FFP non ci sarà il top’‘. Non ha dubbi, almeno per il momento, Leonardo. ”Per rimanere in Europa dobbiamo far crescere la macchina degli incassi e dei fatturati per poter investire in futuro. Milinkovic? È un sogno, ma non per noi, ad oggi non è fattibile. In uscita per Kalinic ci siamo quasi”.

CALDARA-ROMAGNOLI, LA DIFESA DEL FUTURO

”Con Rugani sono i più promettenti a livello nazionale. Arrivando con Higuain quello di Caldara è passato in sordina. Cutrone? È increbile quello che ha fatto la scorsa stagionale. Donnarumma è un ragazzo che ha subito tante pressioni, ha anche retto sin troppo bene”.