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Milan, Carlo Pellegatti su Donnarumma

Carlo Pellegatti su Donnarumma e non solo

“Donnarumma, Abate ( Conti), Musacchio, Romagnoli, Ricardo Rodriguez, Kessie, Montolivo (Biglia), Bonaventura, Suso, Andre Silva (Kalinic), X. Questa la formazione aggiornata, dopo il proficuo lavoro di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Prossimo obiettivo togliere le tre parentesi e sono convinto che già nei prossimi giorni il difensore atalantino, vecchio cuore, il regista argentino e l’altro milanista di pelle, il bomber croato, saranno prestigiosi rinforzi di un Milan, che sta già solleticando la fantasia dei tifosi”.

“Ancora scossi comunque dal tormentone Donnarumma, fino alle 16 di questo primo giorno di estate avevo lasciato la X, non solo per l’esterno sinistro, ma anche per il ruolo del portiere. Ero abbastanza convinto, soprattutto dopo le parole del Presidente del Real Madrid, Florentino Perez, che aveva confermato l’interessamento del suo Club, di un probabile e scontato addio del giovin portiere. Poi anche per una questione temporale. Il fatto che la squadra cominciasse la preparazione fra meno di due settimane, senza certezze per il numero uno, rappresentava un altro elemento importante perché i tempi si stanno restringendo e bisognava prendere importanti decisioni”.

“I dirigenti rossoneri hanno già trovato la prima alternativa in Rui Patricio, portiere della nazionale portoghese, ma certamente, nella loro lista, sono presenti altre figure di livello internazionale per inserire al posto di Donnarumma, nel Milan, destinato a diventare il più forte portiere del mondo. Plauto però, due mila e duecento anni fa, ci ha insegnato che, nella commedia della vita, può sempre succedere l’ imprevisto, grazie al deus ex machina, una divinità che risolve una trama che pare ormai irrisolvibile”.

“Nella commedia o, se preferite nella tragedia, che ha protagonista Donnarumma, non esiste una figura che arriva dal cielo per cambiare una trama che pare ormai scritta, ma deve essere lo stesso portiere a imprimere una clamorosa svolta, se lo desidera, al triste copione . Se la sentirà di andare contro i desideri di Mino Raiola, che vuole percorrere altre strade lontane da Milanello? Sembra proprio di sì, anche per precisa volonta’ della famiglia. Sono stati momenti difficili non solo per Gigio”.

“Tutti, in primis Raiola, hanno sottovalutato l’impatto di una decisione cosi’ impopolare. Vedere un figlio di 18 anni certo più ricco ma molto più triste deve aver angosciato la famiglia, che ci risulta sia intervenuta in modo fermo perchè il loro Gigio continui la sua favola al Milan, almeno per i prossimi tre anni. Poi si vedrà”.

“Riconquistare i tifosi sarà forse più complicato che fermare una conclusione di Higuain, ma, con le parole giuste,con le parate giuste Gigio può certamente riprendere la strada della grandezza anche se ha incontrato una buca nella vita. Lui è abituato ai miracoli. Come Zeus Ammone che trasforma l’acqua dell’oasi in fredda a mezzogiorno e calda a mezzanotte, Gigio puo’allora trasformare presto la rabbia e malessere di tanti suoi coetanei di fede rossonera in applausi convinti. Forse è esagerato scomodare il Vangelo Secondo Luca,15,11-32, ma la parabola del figliuol prodigo può essere di aiuto nel decidere quale atteggiamento tenere nei confronti di Supergigio. Un invito dunque a guardare oltre le ultime tre settimane. Un invito a gustarsi un grandissimo portiere. A me i film con il lieto fine sono sempre piaciuti. La storia di Gigio Donnarumma sono sicuro, avrà anche un nuovo lieto inizio”.

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