Un nuovo Milan e le sue difficoltà
L’ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera della squadra di Montella con molta lucidità che lo contraddistingueva anche da calciatore: “Per plasmare un club vincente non si programma, si raccoglie. Anche noi abbiamo vissuto l’anno della ripartenza dopo delle stagioni difficili e infine abbiamo vinto lo scudetto con Zaccheroni. Non ci siamo nascosti dietro l’alibi del se -si perde non importa, è l’anno della ripartenza-“.
Sul lavoro di Montella e sul prossimo derby: “Montella deve essere valutato sul lavoro, non sui risultati. Ritengo il mercato una delle componenti per il successo ma non l’unica. L’amalgama si crea cammin facendo: il Milan è ancora un cantiere aperto e Montella sta procedendo per tentativi”.
Imparare dalle sconfitte senza giustificazioni
Su Leonardo Bonucci: “Paga il cambiamento: l’anno scorso aveva certezze di gioco, ora le deve maturare. Prematuro farlo capitano? No, perché credo che la società volesse donare la fascia ad un giocatore che si assumesse le responsabilità. Bisogna abbandonare scuse e giustificazioni: il Milan deve vincere, punto. E casomai imparare a gestire le sconfitte”.