Mihajlovic punta sul Milan, contro il Chievo per i tre punti

Mihajlovic

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Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dalla gara casalinga contro il Chievo. Il Milan deve trovare continuità, deve trovare un’altra vittoria dopo il successo, seppur stentato, contro il Sassuolo. Sinisa lo sa, perciò ha chiesto calma e niente paura ai suoi ragazzi, che a detta sua hanno fatto molto bene nell’ultima uscita stagionale. Dopo la sosta nazionali, ciò che chiedeva il Presidente Berlusconi, è che il Milan doveva portare a casa almeno 7 punti nelle sfide contro Torino, Sassuolo e Chievo. Per il momento i punti sono 4 e se dovessero arrivare i prossimi 3, questo potrebbe mettere meno in discussione l’operato del tecnico serbo.

Nel frattempo, Adriano Galliani è arrivato a Milanello in questi minuti. L’amministratore delegato rossonero sarà a stretto contatto con la squadra in questa giornata di vigilia della sfida contro il Chievo.

Di seguito la conferenza stampa di Mihajlovic come riportata da sportmediaset.it


Domani arriva il Chievo.
“In Italia non ci sono partite facili. Se avremo la stessa voglia, grinta e carattere, vinceremo. Abbiamo bisogno di continuità nei risultati, la classifica è corta. Bisogna ritrovare la fiducia e mandare via la paura. Loro sono bravi e battaglieri, ma dovremo essere all’altezza”.

Col Sassuolo come è andata?
“Giocare in uno in più ci ha messo pressione. Abbiamo subito gol su punizione e poi l’atmosfera era piuttosto pesante. Dopo il loro pareggio abbiamo attaccato molto, la palla non voleva entrare, ma alla fine siamo stati bravi. Sicuramente dobbiamo migliorare molto, ma questo accadrà quando arriveranno i punti. Ora bisogna vincere con il cuore e il carattere. Arriveranno giorni migliori perché i ragazzi saranno più sereni. Abbiamo molti giocatori, soprattutto in attacco, che dobbiamo recuperare. Ora abbiamo ritrovato Niang, lo recupereremo domenica”.

Niang sarà un’arma in più?
“Pensiamo prima al Chievo, poi vedremo tutte le soluzioni in più”.

Pensa al turnover?
“Dobbiamo sempre mettere in campo la formazione migliore. Da quando siamo passati al 4-3-3 la squadra è più unita e compatta”.

E’ iniziata ora la stagione di Bertolacci?
“I ragazzi si impegnano sempre. Si sono sempre allenati bene e i dati che abbiamo lo confermano. Magari al ragazzo pesa la cifra che hanno speso per lui e magari è vero che entra tardi in condizione. Ma il suo peso sulla partita si è fatto sentire contro il Sassuolo. mostrerà le stesse qualità viste a Genoa, poi certo che giocando in una grande squadra, qualcuno si aspetta il salto di qualità”.

Cosa vorrebbe vedere con il Chievo?
“Vorrei vedere lo stesso spirito visto con il Sassuolo. Forse per noi sarebbe stata più facile giocarla in 11 contro 11”.

Cosa non vorrebbe vedere?
“Non vorrei subire gol, ogni tanto. Non siamo fortunati perché un tiro o due tiri in porta è un gol. Siamo la quarta o quinta squadra che subisce occasioni, ma siamo la penultima difesa. I dati contrastano tra loro”.

Che differenza c’è tra il Milan dell’inizio e questo?
“Sicuramente siamo più compatti. Si difende meglio, poi prendiamo gol ma agli avversari concediamo meno occasioni. Se sapremo soffrire adesso, più avanti sarà più facile vincerla e ci divertiremo di più”.

Lei aveva detto che il Napoli era più forte?
“Non solo di noi. Non so se ora si potrà colmare tutto il gap con loro. Hanno potenziale offensivo tra i migliori in Europa. Noi da inizio stagione non abbiamo mai avuto Menez, capocannoniere della squadra l’anno scorso con 16 gol. Niang è stato uno dei migliori al Genoa e Balo è arrivato e poi si è fatto male. Per ora abbiamo poche scelte, non ci sono cambi. Quando li recupereremo, la squadra avrà più potenziale”.

Formazione?
“Una volta ve l’ho detta. Se la sapessi, ve la direi. Abbiamo un altro allenamento”.

Non pensa di giocare con il 4-4-2?
“Se uno mi garantisse che a fine primo tempo si è sul 3-0, allora la metterei. Non è una cosa logica e bisogna solo fare cose logiche. Quando recupereremo tutti, giocheremo con il 4-4-2”.

Donnarumma o Diego Lopez?
“Vediamo oggi”.

 

Ma Donnarumma può essere il futuro del Milan?
“Non scelgo per l’età, ma per le qualità. Io tecnicamente so che è bravo Donnarumma, ma volevo pesare la personalità e sono soddisfatto. Io non ho messo fuori Diego Lopez perché a Torino ha preso gol sul suo palo. Ma perché non l’ho visto bene. Anche alla Samp ho gestito Viviano e Romero. Poi, i miei sono due portieri affidabili”.

 

Crede nella Champions?
“Certo, se la Juve crede nello scudetto o nella rimonta ed è dietro di noi perché non devo credere io alla Champions?”.

Quando potrà tornare Balotelli?
“La pubalgia è una cosa strana. Magari ti sparisce l’indomani. Non sappiamo quando potrà tornare”.

Boateng?
“Starà qui fino a gennaio e poi si decide. Bisogna vedere se riuscirà ad allenarsi con continuità per via del ginocchio, ma per ora sta lavorando bene. Ruolo? Può fare il trequartista, è bravo ad inserirsi e a tenere palla. Al Berlusconi ha fatto bene anche la prima punta e può fare anche l’esterno”.

Cerci? 
“Con il 4-3-1-2 era una seconda punta adattata. Con il 4-3-3 o il 4-4-2 può invece giocare nel suo ruolo ideale. Deve migliorare di testa e di atteggiamento, ma è un giocatore importante in grado di saltare l’uomo e di creare superiorità numerica”.

Perché non gioca più con il 4-3-1-2?
“E’ un modulo che fa parte del dna del Milan. Pensavamo di avere subito Menez, ma non ha recuperato e ci siamo allungati con i tempi. Quando abbiamo capito che lui non sarebbe tornato e che il modulo non ci avrebbe garantito il giusto equilibrio, abbiamo cambiato”.

Menez?
“Se tutto va bene, potremo riaverlo a gennaio o febbraio, ma bisogna valutare bene”.