Michael Schumacher, il terribile incidente
Era il 29 dicembre 2013 quando Michael Schumacher rimase vittima di un brutto incidente sciistico sulle nevi della località di Mèribel in Savoia. Le sue condizioni erano parse disperate, ma il campione dimostrò la sua attitudine a non mollare mai e, una volta uscito dal coma, potè tornare a casa. Da allora ha intrapreso una lunga riabilitazione, su cui la famiglia e il suo manager mantengono il più stretto riserbo. L’ex pilota iridato è seguito da una equipe di medici e infermieri specializzati nella sua casa presso il lago di Ginevra, ma non si hanno notizie precise sulle sue condizioni.
Quello che è certo è l’affetto dei tifosi e il rispetto a lui riservato da tutto l’ambiente sportivo e della F1 in particolare. La carriera di Michael è infatti tutt’ora impareggiata. 18 stagioni in Formula 1 e 7 mondiali, 155 podi e 68 pole position per lui. L’esordio in F1 nel 1991 al volante della Jordan, poi il passaggio alla Benetton di Briatore, con cui vinse i suoi primi titoli mondiali nel 1994 e nel 1995. Nel 1996 l’approdo alla casa di Maranello, la Ferrari, scuderia con la quale è diventato il pilota più titolato di sempre. Ha vinto con la Rossa ben 5 campionati, per di più consecutivamente dal 2000 al 2004. il 2006 è l’anno del primo ritiro. Schumi chiude la stagione al secondo posto nella classifica piloti, vinta da Fernando Alonso. L’abbandono della F1 non è stato però definitivo; per la prima parte del 2007 è consulente di Jean Todt e prende parte alle gare dal muretto box, poi decide di lasciare. Ma farà il suo ritorno nelle vesti di pilota nel 2010, a 41 anni. Il rientro, non sarà però al volante del cavallino rampante, bensì della Mercedes, con il cui direttore sportivo di allora, Ross Brawn, Schumi aveva condiviso esperienze in Benetton e Ferrari. Il ritiro definitivo arriverà al termine della stagione 2012. Nel 2013 tornerà a dedicarsi ai kart, sua prima passione.
Poi il terribile incidente. Ora Schumacher continua a lottare. Nel frattempo, di recente sono stati aperti profili ufficiali a suo nome, su Twitter e Instagram, un modo per far sentire la vicinanza al campione tedesco. Sul sito ufficiale del pilota c’è anche l’iniziativa #keepfightingmichael, che raccoglie tutti i tweets con questo hashtag scritti dai suoi sostenitori per augurargli il meglio.