Mazzarri: “Paragoni? I tifosi stiano attenti”

I paragoni, da che calcio è calcio, sono all’ordine del giorno. E se perfino un mostro sacro come Josè Mourinho si innervosiva quando la sua prima Inter veniva paragonata a quella del predecessore Roberto Mancini, ecco che ora anche Walter Mazzarri vuole mettere i puntini sulle “i”. E parte dall’attacco, reparto che in tanti hanno definito troppo leggero con il solo Palacio: “Due attaccanti, Milito e Icardi, non li ho mai praticamente avuti a disposizione – le parole di Mazzarri a Inter Channel, alla vigilia della partita di Tim Cup con l’Udinese -. Quindi chi vuole criticare stia un pochino più attento a questi aspetti”. Attenzione ad alcuni aspetti, quindi, anche quando si paragona questa Inter a quella di Stramaccioni o al Milan che nella stagione in corso sta andando tutt’altro che bene: “Io vorrei che i tifosi dell’Inter, che ho avuto la sensazione fossero attenti e competenti, non fossero fuorviati da queste informazioni che non sono complete – ha continuato Mazzarri sempre a Inter Channel -. Intanto se si vuole fare un paragone tra Inter e Milan, non scordiamoci quanti punti ha fatto questo gruppo che io ho ereditato nel girone di ritorno dell’anno scorso.

Il rapporto va fatto su come è finito il campionato e guardare il fatto che quelli che hanno finito il campionato l’anno scorso, l’hanno iniziato con me. E non c’è paragone perché anche la squadra che è partita l’anno scorso aveva 4 o 5 interpreti diversi da quelli che ho avuto io quest’anno. E poi è proprio il campionato a essere diverso – ha puntualizzato il tecnico ex Napoli -: l’anno scorso il Milan è arrivato terzo con la stessa rosa che è ripartita quest’anno e in più hanno avuto dei giocatori in arrivo dal mercato. E in questo momento tra noi e loro ci sono 9 punti di differenza. E in questo discorso io non entro, se non mi ci si porta. Mi interessa però precisare che oggi ho visto paragonare la nostra annata a quella del Milan e questo non mi sta bene perché c’è una diversità totale, senza considerare che ad oggi sono comunque nove punti dietro di noi”. Nove punti sui cugini e, soprattutto, un progetto che secondo Mazzarri è solo all’inizio: “Credo che a breve termine l’atteggiamento di costruzione del gioco può gettare le basi per il futuro e per crescere come gioco e come risultati – ha concluso Mazzarri -, anche se non so quando, perché questa rosa è stata programmata con l’innesto di giocatori giovanissimi, che devono crescere. La programmazione e certe valutazioni vanno fatte in questa ottica”.