Doveva essere l’anno della rivoluzione interista e in parte lo è stato. La squadra ha cambiato tecnico, giocatori e soprattutto presidente. Mazzarri era partito col botto, portando la squadra in zona Champions e fermando addirittura la Juve. Poi lo stop, le critiche a Icardi, l’inesperienza di Belfodil, i problemi con Ranocchia e i tira e molla con Guarin. E l’Inter intanto perdeva punti in classifica. A gennaio come suo solito Walter si è rimboccato le maniche e ha ripreso in mano la situazione coadiuvato dal nuovo innesto Hernanes. Ora l’Inter contro l’Atalanta insegue il terzo successo consecutivo e prova a mettere pressione alla Fiorentina per il 4 posto in classifica.
Di certo i nerazzurri non hanno una squadra di fenomeni rispetto ad altre stagioni e il lavoro fatto sin qui da Mazzarri può ritenersi ottimo come dice lo stesso tecnico oggi in conferenza stampa: “Il lavoro fatto da me e dalla squadra sin qui deve definirsi eccelso, siamo in lotta per l’Europa nonostante la nostra formazione sulla carta non sia nettamente più forte delle nostre avversarie dirette.” Domani per vincere i bergamaschi, vera bestia nera dell’Inter, Mazzarri si affiderà alla consolidata coppia Icardi-Palacio.