Per 5 volte l’Inter di Mazzarri è scesa in campo confermando gli stessi uomini della gara precedente, un record. Per 7 volte, addirittura, il tecnico ex Napoli ha effettuato una sola sostituzione in tutta la gara, e per 11 volte ha usufruito di soli 2 cambi. Di certo non si può dire che i nerazzurri non abbiano composto un’ossatura. Eppure ogni gara dei milanesi pare diversa dall’altra, alle volte, spesso, la squadra di Thohir pare discontinua anche all’interno dello stesso match. Mazzarri prova a dare solidità ma i giocatori non rispondo sempre presente. I numeri verso i nerazzurri sono impietosi: 8 le rimonte subite in stagione, esclusa la Juventus parliamo per la maggior parte di squadre di bassa classifica come: Livorno, Bologna, Cagliari. Un fatto ineccepibile per una squadra che punta all’Europa. Inoltre l’ansia ha colpito diverse volte i calciatori interisti, e non solo Milito dal dischetto. 5 infatti sono stati i tris di vittorie sfumati, il “triplete” rimane un tabù stagionale. Con 2 vittorie in quelle 5 gare l’Inter avrebbe già un biglietto in tasca a sfondo blu con le stelline dorate. Alcuni imputano alla testardaggine di Mazzarri la colpa del calo fisico interista. Ha spremuto troppo gli stessi uomini che ora non hanno la forza giusta. Ma va anche detto, a difesa del tecnico cinquantaduenne, che l’Inter non ha una rosa tale da permettere un ampio turn-over. Molti acquisti, non voluti da Walter, si sono rivelati dei flop e l’abilità dell’allenatore è stata quella di rivalutare giocatori che sembravano finiti: Jonathan e Rolando su tutti.
Ieri Moratti si è unito alla squadra alla Pinetina per spingere i ragazzi. Guarin sul suo sito scriveva che l’Europa League è alla portata. La convinzione c’è, bisogna solo trasformarla in grinta sul campo.